Nitti: “La mafia sta depredando il territorio della Bat: è passata dagli assalti ai tir ai sequestri lampo”

Il capo della Procura di Trani denuncia ancora gli organici insufficienti di magistratura e forze dell’ordine per far fronte a una situazione pesante. E poi aggiunge: “L’azione di contrasto da parte della magistratura risente della immagine di una giustizia sporcata da vecchie trame corruttive” – fonte: Chiara Spagnolo – bari.repubblica.it

Da un lato gli organici insufficienti, di magistratura e forze dell’ordine, dall’altro la sfiducia di tanti cittadini nelle istituzioni. La battaglia che lo Stato ha intrapreso nella Bat contro la criminalità continua a essere impari, come spiega il procuratore della Repubblica di Trani, Renato Nitti, dopo i sette arresti della Dda nei confronti di una banda dedita ai sequestri lampo di imprenditori.

Il presidente di Confindustria, Sergio Fontana, dice che la Bat ha organici delle forze dell’ordine non all’altezza con la situazione.
Sono d’accordo. Anche dopo l’istituzione della questura e dei Comandi provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza, a luglio del 2012, ho più volte segnalato l’eccezionale insufficienza degli organici delle forze di polizia. Purtroppo lo straordinario impegno dei singoli non può sopperire a questa carenza“.

Questo cosa significa?
Il territorio del circondario di Trani, a differenza dei confinanti di Bari e Foggia, non era stato oggetto nel corso degli anni di una specifica analisi dei fenomeni criminali, ampiamente sottovalutati. Da un’analisi insufficiente è scaturita una risposta insufficiente. Negli ultimi due anni la Procura di Trani ha curato una impegnativa analisi della situazione criminale. Nel maggio scorso la procuratrice generale di Bari, Anna Maria Tosto, ha chiesto ai prefetti di Bari e Bat di portare la situazione all’attenzione del governo: ‘Risulta rischioso mantenere l’attuale consistenza degli organici di forze dell’ordine, inadeguata rispetto alle caratteristiche e potenzialità della criminalità del circondario oltre che immotivatamente sottodimensionata rispetto ad altre province di Puglia’, scriveva. Ipotizzando che ‘in assenza di interventi idonei e risoluti da parte delle istituzioni si assisterà a un’evoluzione della situazione criminale in senso peggiorativo’. E così è stato“.

Anche la commissione parlamentare Antimafia si è interessata al tema.
Finalmente sì. Sono stato sentito dalla commissione parlamentare e ho depositato uno studio corposo. In questi giorni è stata pubblicata la relazione della commissione che ammette che la situazione della Bat presenta ‘taluni ulteriori elementi di criticità, che costituiscono motivo di particolare preoccupazione’. È un passaggio importante, ma ancora non basta“.

Il sottodimensionamento delle forze dell’ordine è un problema di numeri o di reparti?
Entrambe le cose. Le risorse assegnate sono insufficienti e per capirlo basta guardare i dati numerici relativi alla Bat e alla provincia di Brindisi: hanno uguale popolazione, ma in alcuni ambiti la prima ha quasi la metà delle risorse. Da questo consegue che sia insufficiente il numero delle squadre investigative, cioè delle persone con cui posso svolgere attività di indagine. Senza tralasciare che non sono stati ancora istituiti il Nucleo investigativo dei carabinieri forestali, il Nil dei carabinieri, una adeguata articolazione della Guardia costiera su Trani“.

Sempre il presidente Fontana dice che non lo spaventerebbe avere l’Esercito per strada. È un’ipotesi che è mai stata presa in considerazione che lei sappia?
La presenza dell’Esercito per strada non è un tema di mia competenza perché attiene all’ordine pubblico“.

Alla vigilia dell’anno giudiziario si parla anche degli organici della magistratura. Trani soffre per carenze di magistrati e amministrativi?
La scopertura di organico, sia di amministrativi sia di magistrati, è importante – avevamo superato persino il 50 per cento di scopertura nel personale amministrativo – anche se devo riconoscere che vi è una qualità complessiva notevole. Il ministero ha fatto un grosso sforzo con le risorse del Pnrr, ma fatalmente la Procura di Trani non ne ha beneficiato. A questo si aggiunge il fatto che il vulnus all’autorevolezza dell’autorità giurisdizionale – cagionato dalle notizie di alcune vicende contestate a una parte della magistratura locale, non più qui in servizio – ha comportato un indebolimento della azione di contrasto della magistratura, perché ha consegnato al giudizio della collettività una immagine della giustizia sporcata dalla stessa trama corruttiva“.

La criminalità come ha reagito al tentativo dello Stato di essere più presente?
Gli indicatori numerici dicono che la situazione è ulteriormente peggiorata. La Bat anche nel 2022 è rimasta prima provincia d’Italia per i furti d’auto e nel 2021 si era attestata al primo posto anche per le rapine in abitazione. È inoltre fra le prime dieci sulle 107 province per estorsioni, al terzo posto per gli omicidi volontari e al quarto per i tentati omicidi. Siamo poi in fondo alla classifica per qualità della vita e in cima per permeabilità del territorio alla criminalità. La Banca d’Italia ci colloca nella prima fascia per l’infiltrazione criminale nella economia“.

Qual è in questo momento la forza della criminalità di questa provincia?
L’acquisizione di un corpus identitario fortemente sottovalutato. I reati predatori sono numerosi e ben organizzati da batterie specializzate, dalle rapine ai tir agli assalti ai bancomat. Sono mafie predatorie, che non esercitano il dominio sul territorio ma lo spogliano, lo depredano, aprendolo persino alle scorrerie di clan storici ed egemoni in altre province (Foggia) e regioni (Calabria)“.

Il fenomeno dei sequestri di persona a scopo di estorsione – a cui ha dato una prima risposta l’operazione coordinata dalla Dda il 27 gennaio – è preoccupante.
Indica l’esistenza di una criminalità, probabile evoluzione degli autori di rapine a danno di tir con sequestro dei conducenti, capace di perpetrare reati efferati, che conta sulla possibilità che ci siano imprenditori che dispongono di importanti somme di danaro in contanti, con le quali è possibile versare il riscatto nel volgere di poche ore“.

Perché ci sono vittime che non denunciano?
La preferenza verso il pagamento del riscatto, in luogo della denuncia del sequestro di un proprio congiunto, è figlia di un senso di sfiducia verso la capacità di reazione dello Stato. Ma il fatto che il fenomeno stia emergendo lascia sperare quanto alla possibilità di infrangere il muro di omertà“.

Il presidente Fontana ha evidenziato anche il rischio usura.
È noto che l’usura e le estorsioni sono i convitati di pietra di una condizione generale di crisi economica conseguente anche alla pandemia. Non si tratta soltanto del prestito di denaro a condizioni usurarie. Grave è il rischio che la debolezza degli imprenditori sia il grimaldello per entrare nelle imprese pulite da parte della criminalità. O il rischio che a pagare siano i lavoratori. Abbiamo avviato all’interno della Procura un dialogo costante con guardia di finanza, carabinieri, Agenzia delle entrate, Inps, Inail, Ispettorato e Spesal realizzando una serie di poli di tutela penale dell’economia, nell’ambito dei quali sviluppiamo nuovi moduli investigativi per cercare di non arrivare troppo tardi“.

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