Alla diocesi non sono piaciute le immagini della processione di ieri associate alla campagna elettorale. Post subito rimosso con tanto di scuse – fonte: www.lagazzettadelmezzogiorno.it
«Tommaso Minervini è Molfetta». Il candidato sindaco si appropria delle foto della processione del «Corpus Domini» per l’ultimo miglio della sua campagna elettorale e scatena le ire della Chiesa.
A prendere le distanze e stigmatizzare il gesto del candidato, al ballottaggio tra una settimana, è proprio la diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi che, col vescovo Domenico Cornacchia «e l’intero presbiterio della città di Molfetta prendono le distanze sull’uso strumentale di alcune foto della processione del Corpus Domini, svoltasi ieri 19 giugno, apparse su alcune pagine social, in vista del prossimo ballottaggio che si svolgerà nella città di Molfetta la prossima domenica».
Ma il vescovo va oltre, e «invita quanti sono coinvolti nella competizione elettorale ad attenersi al patto morale già richiesto dalla nostra diocesi il 29 aprile scorso nel quale si impedisce l’uso di simboli sacri, nonchè del nome o delle immagini di don Tonino per la propaganda elettorale». Candidato avvisato, mezzo salvato. E infatti Minervini ha fatto marcia indietro.
«Chiediamo scusa – ha scritto Minervini prima di cancellare le foto – si è trattato di un mero errore materiale di caricamento delle foto che non erano destinate in alcun modo alla pubblicazione». Minervini al ballottaggio è sostenuto da undici liste civiche, Drago, l’altro candidato, è espressione del Pd e M5S.
Foto della processione con il logo del candidato sindaco: scoppia la polemica a Molfetta. La Diocesi: “No a simboli sacri per propaganda” – Baritoday
(n.d.r.) –