Se a Roma c’erano i “responsabili”, salvatori di governi, a Molfetta abbiamo solo una massa di “irresponsabili” che non hanno rispetto della città. All’appello del Presidente Piergiovanni rispondono solo 10 consiglieri comunali e 15 risultano assenti ingiustificati. Il Consiglio Comunale salta per mancanza del numero legale. Da una parte il nutrito numero di consiglieri di maggioranza assenti, per il calibro che qualcuno di loro rappresenta, mi porta a ipotizzare che stanno alzando il prezzo della posta in gioco, quella dei due assessori che il sindaco deve ancora nominare. Un atteggiamento del genere è già biasimabile in tempi normali della politica, ma lo è ancor di più in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo in città.
E poi, far mancare il numero legale nel giorno in cui “finalmente” era all’ordine del giorno il dibattito sulla sicurezza e criminalità, tanto richiesto e atteso da parte della pubblica opinione, è veramente un comportamento inaccettabile. Non è comprensibile anche l’assenza dei consiglieri di opposizione; questo dimostra la mancanza di una strategia politica.
L’opposizione doveva rimanere in aula, cominciare il dibattito sul bilancio, far giungere nelle case dei molfettesi il loro pensiero e il giudizio severo su questi mercanti della politica che tengono in ostaggio una città intera e quando si arrivava al momento del voto, allora sì che dovevano abbandonare l’aula lasciando nelle mani del sindaco la patata bollente. E il sindaco avrebbe dovuto fare una cosa sola, prendere atto di non avere più una maggioranza e dimettersi denunciando il mercimonio che si nascondeva dietro le assenze dei suoi consiglieri. Ma questa è fantapolitica!
di Matteo d’Ingeo