fonte: http://bari.repubblica.it – di VITTORIO RICAPITO
Vasta operazione antimafia della polizia di Stato di nel versante orientale della provincia di Taranto. Eseguite 27 ordinanze di misura cautelare (20 in carcere e sette ai domiciliari) nei confronti di presunti componenti di un clan, ma anche di attuali ed ex politici e amministratori. Fra i destinatari delle misure ci sono il sindaco di Avetrana, Antonio Minò, accusato di concorso esterno, e il sindaco di Erchie, Giuseppe Margheriti, mentre un ex consigliere comunale di Manduria è indagato per scambio elettorale politico-mafioso.
Le accuse mosse a vario titolo dalla Procura distrettuale antimafia sono di associazione di tipo mafioso, scambio politico elettorale-mafioso, estorsione, corruzione, rapina, riciclaggio, lesioni personali, danneggiamento, detenzione illegale di armi da fuoco e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione, denominata ‘Impresa‘, ha portato alla luce le attività criminali di un presunto clan che mirava a strutturarsi in un vero e proprio centro di potere in grado di condizionare le attività delle istituzioni locali e infiltrarsi nel tessuto economico-imprenditoriale locale.
Secondo gli investigatori, oltre alle tradizionali attività di spaccio di stupefacenti, il clan operava in diversi settori, dall’aggiudicazione di appalti pubblici alle estorsioni, dall’imposizione nelle attività di movimento terra, al riciclaggio, imponendo un clima di intimidazione nei confronti di numerosi imprenditori locali che venivano così soggiogati al sistema mafioso. Nell’operazione sono stati impegnati circa 200 poliziotti col supporto di unità cinofile e un elicottero del reparto Volo di Bari.