Sono trascorsi ormai sei mesi dall’ultimo sollecito a intervenire sulle numerose situazioni di abusivismo commerciale presenti in città, oltre un anno dagli ultimi esposti, molto dettagliati, su strade e numeri civici interessati all’occupazione abusiva di suolo pubblico (5 gennaio 2018 n. 846, 6 febbraio 2018 n. 8027 e un sollecito a rispondere dell’8.3.2018 con nota n. 15.430) .
Segnaliamo, da anni, l’increscioso problema dell’occupazione abusiva di strade e marciapiedi da parte di commercianti di orto-frutta che violano quotidianamente il codice della strada, le ordinanze sindacali e le leggi dello stato. Non ci stancheremo mai di ricordare che, se una Comunità tollera i piccoli abusi finirà successivamente per accettare comportamenti ben più gravi e allarmanti.
L’unica nota interlocutoria, da parte delle istituzioni, è del 24.05.2018 a firma dell’attuale Comandante della P.M. Di Capua, che ci assicurava: “che il fenomeno è costantemente monitorato e che il Comando è impegnato anche per la soluzione della problematica de qua”; non è stato mai noto il tipo di monitoraggio a cui si riferiva il comandante, ma abbiamo verificato che molte occupazioni di suolo pubblico, indicate negli esposti, sono rimaste inalterate, se non peggiorate. In questi giorni hanno rinnovato l’incarico al Comandante Di Capua ma in questo anno nulla è stato fatto, anche con l’aumento d’organico della Polizia Municipale.
Abbiamo segnalato e chiesto l’intervento, sulle stesse situazioni, durante l’insediamento del “Comitato Comunale di Monitoraggio dei Fenomeni Delinquenziali” del 4.7.2018 e del 24 gennaio u.s. ma, ad oggi, non è pervenuta alcuna relazione.
Abbiamo anche chiesto ai Carabinieri di verificare se ci fossero omissioni in atti d’ufficio nell’operato dell’amministrazione comunale; se gli esercizi commerciali occupano regolarmente il suolo pubblico, se rispettano le più elementari norme di igiene e mantenimento della merce, se rilasciano gli scontrini fiscali, se rispettano le norme della tracciabilità del prodotto, se le autorizzazioni rilasciate siano in contrasto con i regolamenti comunali e il codice della strada, se rispettano le due sentenze di cassazione, la n. 6108/14 del 10 febbraio 2014 e la n. 25826/2016, in materia di esposizione di merce commestibile e possibili reati penali in materia di invasione di terreni.
Tra l’altro non ci risulta che sia stata mai applicata la legge 77/97 che prevede, nel caso di recidiva nell’occupazione di suolo pubblico ed in violazione delle norme di legge e del regolamento, la sospensione dell’attività per un periodo non superiore a giorni tre. In altri comuni a noi vicini il Responsabile del Settore Sviluppo Economico, ha disposto, la sospensione dell’attività di vendita a carico del titolare di un esercizio di frutta e verdura perché sanzionato, per due volte, per aver occupato, senza autorizzazione, l’area antistante la sua attività con cassette di frutta e ortaggi. Questo avviene nel Comune di Andria, ma non a Molfetta.
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