ll Liberatorio Politico chiede di sospendere il concerto di Nina Zilli previsto il 1° settembre sulla banchina San Domenico.
«Motivi di sicurezza», alla base di un esposto presentato dal movimento civico alla procura della Repubblica di Trani.
Già in altre occasioni la scelta della banchina ha destato non poche perplessità tra gli attivisti del Liberatorio. Ai già sottolineati disagi per i residenti, problemi di traffico, vie di fuga, si è aggiunta di recente la presenza di un cantiere che ha chiuso per 140 metri (ad eccezione dell’accesso a due pontili) il lato mare. L’area presto sarà interessata da lavori per porre rimedio all’erosione marina, il cosiddetto “sgrottamento”, che ha causato problemi statici alla sede stradale.
L’esposto prende in esame un’ordinanza della Capitaneria di porto del 31 luglio che istituisce il blocco della circolazione e utilizzo del molo per i 140 metri di lunghezza e dieci di larghezza (cinque sulla strada e altrettanti in mare).
Nel documento si fa riferimento anche a un’altra ordinanza, datata 17 luglio, in cui una prima interdizione «veicolare e pedonale» era stata disposta su un tratto della stessa banchina, proprio a causa dello “sgrottamento”.
Il giorno successivo, il 18 luglio, il sito affacciato sul mare ha ospitato il concerto di Patti Smith con migliaia di spettatori. Abbastanza, secondo il coordinatore Matteo d’Ingeo, per una richiesta di verifica di eventuali responsabilità sul rispetto dell’ordinanza.
Non è l’unica richiesta presentata in procura. Ad agosto dello scorso anno il Liberatorio chiese al sindaco Antonio Azzollini chiarimenti sull’idoneità del luogo scelto per ospitare alcuni concerti dell’estate molfettese. Domanda replicata lo scorso luglio, ma senza ottenere risposta. Questo il motivo di un primo esposto, già consegnato all’inizio del mese.