fonte: http://bari.repubblica.it/cronaca/2016/07/19/ – di CHIARA SPAGNOLO
Venditori ambulanti di panini e bevande nel mirino della criminalità in Salento. A distanza di poche ore dall’operazione ‘Street food’ – che ha portato in carcere uno storico paninaro di Copertino, un vigile urbano di Gallipoli e due complici – un incendio ha distrutto una rivendita a ridosso del centro storico di Lecce, nei pressi della Camera di commercio e della stazione. Le fiamme sono divampate intorno alle quattro, poche ore dopo la chiusura dell’attività che è una delle più frequentate del capoluogo barocco, grazie alla sua ubicazione che consente agli avventori di parcheggiare con facilità.
La strada su cui è posizionato il furgone, viale Gallipoli, è molto trafficata anche di notte per cui immediato è stato l’allarme lanciato telefonicamente ai vigili del fuoco, che hanno spento l’incendio prima che il mezzo venisse totalmente distrutto, anche se la cabina è ridotta a un ammasso nero di lamiere. Danneggiata anche un’automobile parcheggiata accanto al camion dei panini. Sono intervenuti i carabinieri, che hanno verificato che l’incendio è di origine dolosa. Sono stati anche acquisiti i filmati delle videocamere di sorveglianza della zona, dai quali potrebbero emergere elementi utili per risalire alle persone che hanno appiccato le fiamme.
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Non è la prima volta che in Salento i venditori ambulanti di panini e bevande sono vittime di atti intimidatori. Ad aprile nel mirino finì il fast food mobile ‘Toro loco’, che svolge la sua attività tra Maglie e Muro, e a settembre un altro mezzo dello stesso genere era stato incendiato a Maglie. Episodi simili sono accaduti nei mesi scorsi anche a Lecce, dove nel mirino della criminalità sono finiti venditori ambulanti ma anche bar e locali storici del centro, come il Doppio Zero, bistrot dei vip in via Paladini, a cui furono incendiati i teloni esterni.
In relazione al caso di viale Gallipoli, gli investigatori valutano con attenzione la tempistica dell’intimidazione, considerato che arriva a poche ore dall’arresto di Giuseppe Gallucci, paninaro di Copertino che aveva imposto un sistema di mazzette e favori sia nel suo paese che a Gallipoli. Agli arresti domiciliari è finito anche un vigile gallipolino, Roberto Pellone, accusato di avere consentito a Gallucci di mantenere il monopolio della vendita di panini in una zona della città ionica in cui la presenza degli ambulanti è vietata.
Dall’ordinanza con cui il gip ha disposto il loro arresto, emerge l’esistenza di un sistema diffuso di concorrenza sleale tra gli ambulanti alimentari del Salento, che non esitano a ricorrere a minacce e intimidazioni pur di sbaragliare la concorrenza e spesso godono dell’aiuto di politici, amministratori e pubblici ufficiali per agire in spregio alle regole. Proprio alla luce di tale interpretazione, le indagini sull’incendio di stanotte puntano anche a verificare se si tratti di un episodio autonomo e isolato o se vada inquadrato nella ‘guerra dei paninari’ che si fa più cruenta con l’arrivo dell’estate.
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