Intimidazioni ai politici, è record in Puglia. “Ma i sindaci sottovalutano”

“La Puglia è la regione dove si registrato il maggior numero di atti intimidatori contro gli amministratori locali”. È la conclusione a cui è giunta la commissione parlamentare d’inchiesta al termine della due giorni di audizione. “La provincia di Foggia è quella dove ci sono stati maggiori casi, seguita da quella di Bari” dice il presidente Doris Lo Moro. “Si tratta di fenomeni che spesso vengono sottovalutati dalle vittime. La maggior parte dei sindaci ci ha offerto valutazioni semplicistiche” ha aggiunto Lo Moro. Le intimidazioni più diffuse, secondo quanto emerso, sono gli incendi delle autovetture.

Una fotografia per nulla confortante quella della delegazione della Commissione parlamentare d’inchiesta del Senato sul fenomeno delle intimidazioni contro gli amministratori locali, che vede la Puglia maglia nera in uno scenario altrettanto preoccupante. “Esiste un caso Puglia che va portato all’attenzione del governo con particolare riferimento al territorio di Foggia”, dice in proposito Lo Moro. La Puglia è la regione che ultimamente ha fatto registrare il maggior numero di intimidazioni: 134 episodi nel 2013 e 47 nel primo semestre dell’anno. 

Secondo i senatori, “l’illegalità diffusa”, “la crisi economica”, “l’eccessiva tendenza all’assistenzialismo”, “aiutano e consentono il proliferare di questi attentati”. “Si va delineando – sottolinea Lo Moro – la necessità di rimedi legislativi, circostanziando i reati in maniera più specifica, magari con la creazione di circostanze aggravanti per gli atti intimidatori ai pubblici amministratori e strumenti investigativi più adeguati”. “Preoccupante – viene affermato dai membri della Commissione – la sottovalutazione del fenomeno che viene fatta dagli stessi amministratori vittime”.

Le intimidazioni più diffuse in Puglia sono gli incendi di autovetture “che appaiono come vere e proprie modalità di risoluzione dei contenziosi”. “Qui in Puglia incendiare una macchina è un linguaggio ben preciso – rivela il vicepresidente della Commissione, Marcello Gualdani – che testimonia una situazione drammatica da far west di cui è già stato informato il ministro dell’Interno”. 

Con riferimento alla situazione del foggiano, che con 40 casi nel 2013 e 19 nel 2014 è la prima provincia pugliese seguita da Bari e Bat (35 nel 2013 e 11 nel 2014), Brindisi (21 e 4), Lecce (21 e 10) e Taranto (17 e 3), i senatori sottolineano “il rischio che il radicamento dei fenomeni criminali nel tessuto sociale comprometta la tenuta democratica del territorio, privandolo della sua dignità”. “Se si sottovaluta il caso Foggia – conclude Lo Moro – si rischia quello che è accaduto in Calabria con la ‘Ndrangheta. La Puglia non si imponga in Italia per la violenza, ma per le sue straordinarie bellezze.

“Quello degli attentati a sindaci e assessori è un fenomeno che lo Stato non ha monitorato in maniera adeguata e rispetto al quale sono mancate risposte”, aveva spiegato già ieri la senatrice. “Siamo già stati in Sardegna – aveva raccontato prima di incontrare i prefetti di Bari, Bat, Brindisi e Lecce – ieri e oggi siamo in Puglia, al primo posto tra le regioni italiane nel rapporto di Avviso Pubblico ‘Amministratori sotto tiro’ con quattro amministratori uccisi nell’esercizio delle loro funzioni. Seguiranno almeno altre due audizioni in Calabria e Campania. L’obiettivo è quello di dare la possibilità allo Stato di avere una banca dati e di istituirla in maniera permanente presso il Ministero degli Interni. L’attentato ad un sindaco è un attentato che si riflette sulla democrazia del territorio, sulla tenuta democratica del territorio. Ma l’obiettivo finale è quello di predisporre una tutela maggiore e diversa sul piano normativo, penale, sostanziale e processuale perché sia data una risposta che allo stato non c’è, sia dal punto di vista della consapevolezza, sia dal punto di vista di una normativa adeguata”. 

La Commissione ha incontrato i quattro prefetti, poi le audizioni sono proseguite con i procuratori generali delle Corti di Appello di Bari e Lecce e i procuratori della Repubblica di Bari, Brindisi, Foggia, Legge, Taranto e Trani. I senatori hanno anche visto sindaci, ex sindaci e commissari straordinari di Cellino San Marco (Brindisi), Lizzano (Taranto),

 Ugento (Lecce), Toritto (Ba), Cerignola, Rodi Garganico e Monte Sant’Angelo (Foggia) e il prefetto di Foggia. In mattinata la delegazione ha incontrato il prefetto di Taranto, i questori di Bari, Barletta, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto e i comandanti regionale e provinciali dei Carabinieri.

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