Il 15 febbraio scorso avevamo annunciato l’apertura di un nuovo H24 , in via Ten. Losito n. 9-11, esprimendo tutte le nostre perplessità su questo tipo di attività. Il 22 marzo segnalammo la comparsa di dubbie strutture in muratura che a prima vista sembravano un tentativo di abbattimento di barriere architettoniche. Dopo le dovute ulteriori segnalazioni, gli Uffici Comunali hanno dovuto intimare la demolizione e probabilmente sanzionare i responsabili per l’occupazione abusiva di suolo pubblico. Da qualche giorno gli “scivoli” sono stati eliminati e il marciapiede è stato liberato.
Al momento questa piccola storia sembra essersi conclusa positivamente per la salvaguardia del bene comune, ma una riflessione è d’obbligo. Se non ci fosse stata la segnalazione del Liberatorio sicuramente la storia sarebbe andata diversamente e gli uffici comunali non avrebbero mai fatto i controlli d’ufficio? Questo è un problema serio che si è incancrenito nel tempo e produce spesso mostruosità abnormi di piccoli e grandi abusi edilizi. E così come avviene nell’ambito del commercio, l’abuso diventa “consuetudine” nella pratica quotidiana.
Questo episodio ci pone un ulteriore interrogativo. Il tentativo maldestro dei responsabili del nuovo H24 di procedere all’abbattimento delle barriere architettoniche è un atto dovuto? Ovvero, loro hanno sbagliato perché dovevano forse progettarlo all’interno del locale ma l’abbattimento delle barriere architettoniche, per l’accesso agli open h24, sono un atto dovuto, dal momento che tutti devono poter accedere ai distributori? E quindi?