di MARA CHIARELLI – bari.repubblica.it
Era pronto a uccidere, a fare fuoco con la sua mitraglietta Skorpio contro uno dei componenti del clan rivale. Ma più rapidi di Giuseppe Cassano, 45enne a capo dell’omonimo clan, sono stati gli agenti del commissariato di Bitonto che lo hanno arrestato e portato in carcere. L’uomo, che ha già precedenti penali per omicidio, era fermo nei pressi della sua abitazione, in via del Crocifisso, quando è stato visto e bloccato dalla polizia. Con lui c’erano alcuni familiari e amici.
L’arma era carica e aveva il colpo in canna: si ipotizza, quindi, che sarebbe stata usata per uccidere qualcuno del clan Conte, ex alleato nella guerra contro i Cipriano, e ora rivale per la gestione dei business illeciti a Bitonto, in particolare dello spaccio di sostanze stupefacenti. Non si può neanche escludere che girasse armato per difendersi in caso di agguati.
Nelle scorse settimane sono state numerose le sparatorie registrate proprio in quella zona, ma che per fortuna non avevano provocato feriti, alle quali era arrivata la risposta delle forze dell’ordine, con perquisizioni e controlli condotti nelle abitazioni di soggetti più a rischio. Questa mattina però, se la polizia non fosse intervenuta in tempo, ci sarebbe scappato il morto. Domani, in Procura a Bari, si terrà un vertice operativo con i magistrati antimafia e i rappresentanti di tutte le forze di polizia.