Greta Thunberg: la 15enne che fa tremare i Grandi a Cop24 su cambiamento climatico

fonte: www.ambienteambienti.com

Greta Thunberg, 15enne attivista svedese, si prende la scena alla Cop24 sul cambiamento climatico e sfida i potenti. Una lezione ambientale di una giovanissima.

“Ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza”. E detto da Greta Thunberg, vale più di un semplice slogan. Perché lei, a soli 15 anni, non è una semplice attivista per l’ambiente svedese. Oltre a essere indicata dal Time tra le teenager più influenti del mondo – “Ma non mi interessa essere popolare, mi interessa la giustizia climatica e salvare il pianeta” -, Greta ha fatto tremare i Grandi, intesi non come gli adulti ma come i potenti, i Paesi del mondo più influenti.

Il discorso alla Cop24 di Greta Thunberg

Si è presentata alla COP24, la Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico a Katovice, in Polonia, e si è presa la scena. Salita sul palco per il suo discorso a nome di Climate Justice Now, Greta Thunberg ha puntato il dito contro l’indifferenza riguardo le disuguaglianze climatiche e sociali nel mondo. “Nel 2078 celebrerò il mio 75esimo compleanno. Se avrò figli, forse passeranno quel giorno con me. Forse mi chiederanno di voi. Forse chiederanno perché non avete fatto niente quando c’era ancora il tempo per agire. Dite di amare i vostri figli più di ogni altra cosa, invece rubate il loro futuro proprio davanti ai loro occhi”. Ed è solo uno dei passaggi del suo pungente discorso, ascoltato con molta attenzione anche dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres.

Greta Thunberg: il ruolo delle nuove generazioni

E se qualcuno pensava che fosse troppo piccola, Greta ha chiarito: “Poiché i nostri leader si comportano come bambini, dovremo assumerci le responsabilità che avrebbero dovuto assumersi loro da tempo”. Poi ha invitato il mondo intero “a rendersi conto che i nostri leader politici ci hanno deluso, perché siamo di fronte a una minaccia esistenziale e non c’è tempo per continuare su questa strada folle”.

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Il futuro secondo Greta Thunberg

Dite di amare i tuoi figli sopra ogni altra cosa – ha tuonato – , eppure state rubando il loro futuro davanti ai loro stessi occhi. Finché non inizierete a concentrarti su ciò che deve essere fatto piuttosto che su ciò che è politicamente possibile, non c’è speranza. Non possiamo risolvere una crisi senza trattarla come una crisi. Dobbiamo mantenere i combustibili fossili nel terreno e dobbiamo concentrarci sull’equità. E se le soluzioni all’interno del sistema sono così impossibili da trovare, forse dovremmo cambiare il sistema stesso”.

E poi, una conclusione che sa di monito: “Non siamo venuti qui per chiedere assistenza ai leader mondiali. Ci avete ignorato in passato e ci ignorerete di nuovo. Abbiamo finito le scuse e stiamo finendo il tempo. Siamo venuti qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no. Il vero potere appartiene alle persone che si ribellano”.

Una delle manifestazioni della giovane attivista, Greta Thunberg

Una delle manifestazioni della giovane attivista, Greta Thunberg

Ma non è la prima volta che Greta si prende la scena mediatica. Già in passato ha promosso mobilitazioni e condotto scioperi. Lo scorso settembre, ad esempio, è rimasta seduta per due giorni a settimana, per tre settimane, di fronte al Parlamento di Stoccolma. ”Lo faccio perché gli adulti stanno sgretolando il nostro futuro”, era stato il suo commento. A ottobre, invece, ha parlato davanti a  10mila persone, durante una protesta sui cambiamenti climatici a Helsinki: ”Invece di preoccuparci del nostro futuro dovremmo pensare a cambiarlo, finché siamo in tempo”.

Il summit e i commenti su cop24 e cambiamenti climatici

Mobilitazioni e prese di coscienza a parte, gli esiti del summit sono stati presi comunque con molta freddezza. A cominciare da Greenpeace, che sottolinea come “sebbene la COP24 abbia approvato un regolamento relativo all’applicazione dell’accordo di Parigi, a dispetto delle attese non è stato raggiunto alcun impegno collettivo chiaro per migliorare gli obiettivi di azione sul clima, i cosiddetti Nationally Determined Contributions (NDC)”. E ancora: “Nonostante solo due mesi fa l’IPCC abbia lanciato un chiaro allarme, affermando che restano a disposizione solo dodici anni per salvare il clima del Pianeta, la COP24 di Katowice si è conclusa senza nessun chiaro impegno a migliorare le azioni da intraprendere contro i cambiamenti climatici”.

La bocciatura di Slowfood 

Anche da Slowfood arriva una bocciatura per una Conferenza in cui i rappresentanti di 196 Stati, riuniti nell’intento di stabilire le regole vincolanti per l’applicazione dell’Accordo sul Clima di Parigi, hanno evitato un insuccesso che avrebbe avuto conseguenze “suicide”, secondo le parole usate dal Segretario Generale delle Nazioni Unite.

Alla fine, un testo di 156 pagine definisce gli strumenti di monitoraggio con cui i Paesi misureranno la progressiva riduzione delle emissioni di carbonio, il sostegno da dare ai paesi poveri per mitigare le conseguenze del cambiamento climatico già in atto e per avviare misure di transizione energetica, e i meccanismi di controllo della situazione globale.

“In altri tempi e in un contesto ambientale meno preoccupante – ribadiscono dall’associazione internazionale presente in 160 Paesi del mondo, impegnata da oltre 30 anni sui temi del cibo, dell’agricoltura, dell’ambiente, dei diritti -, avremmo forse potuto considerare positivamente l’accordo raggiunto a conclusione della Conferenza. Tuttavia, tenuto conto degli allarmi dell’IPCC, che si fanno ogni giorno più drammatici, e sapendo quanto i Governi tendano a stare al di sotto di quanto previsto da questo tipo di accordi, non possiamo dirci né soddisfatti né ottimisti“.

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