Gli ambulanti, Corrieri e le mezze verità

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Di seguito riportiamo le dichiarazioni rilasciate dall’assessore al commercio Mimmo Corrieri in merito alle nostre denunce sull’abusivismo del commercio ambulante.
Al momento non abbiamo molto tempo da dedicare alla replica perché ci sono cose più importanti da fare, sicuramente lo faremo nei prossimi giorni e a modo nostro.
Una sola cosa ci preme puntualizzare.

Il LIBERATORIO non ha mai detto che “gli ambulanti non hanno la licenza e non pagano il suolo pubblico” ma “molti ambulanti a posto fisso o itineranti, occupano abusivamente il suolo pubblico e/o in contrasto con il Codice della Strada”.
Carissimo Corrieri, questa non è una sfumatura della lingua italiana è la realtà.

Se proprio non vi convincono le licenze rilasciate dal Commissario Prefettizio (leggi Dirigenti Comunali), perché dal 2006 non avete avuto il coraggio di portare in Consiglio Comunale il Piano del Commercio per rivedere le scelte del Commissario?

Corrieri: «gli ambulanti non sono "abusivi", hanno la licenza e pagano il suolo pubblico»

di Rosanna BuzzerioMolfettaLive

Nei giorni scorsi in alcune note diffuse dal coordinatore del Liberatorio politico, Matteo d’Ingeo, esprimeva la propria perplessità come cittadino riguardo ai tanti ambulanti presenti nelle zone centrali della città, sostenendo che sono “abusivi”. Abbiamo cercato di fare chiarezza sull’argomento con l’assessore al ramo, Mimmo Corrieri. 



Si è creata confusione sulla differenza tra ambulanti o abusivi. Se un ambulante si stabilisce fisicamente in un determinato spazio della città, occupando il marciapiede e i parcheggi comunali a pagamento, non diventa un abusivo?

Molfetta non è il “far west” del commercio ambulante, ma piuttosto una città nella quale scelte amministrative avventate che si sono sedimentate nel corso degli anni hanno condotto alla distruzione della “dorsale mercatale” che attraversava longitudinalmente la città e offriva prodotti con un ottimo rapporto prezzo/qualità. 

Le Amministrazioni comunali che si sono succedute hanno eliminato tutte le piazze del centro cittadino Piazza Paradiso, Piazza San Michele, Piazza Immacolata, Piazza Mentana, Piazza Baccarini, Piazza Principe di Napoli che erano fiorenti poli mercatali sono stati sostituiti da giardini. Non che questo rappresenti in se un fatto negativo, ma ne è conseguito che il centro cittadino è stato sguarnito della sua rete commerciale ambulante e si sono quindi create le condizioni per l’inserimento dell’ambulantato “di strada”. 

Il fenomeno dell’occupazione di suolo pubblico e su sede stradale e marciapiedi è stato legittimato dal Commissario prefettizio, Magnatta, nel 2006, che individuò una serie di siti nei quali è possibile esercitare tale tipo di commercio.Perché a differenza di quello che affermano i “male informati”, il commercio ambulante si può esercitare sia in forma itinerante che con uso di posteggio su di suolo pubblico (art. 28 comma 1 D. Lgs 114/98). 

Fatte queste premesse si può affermare che a Molfetta non esiste il fenomeno degli “abusivi”, perché tutti sono in possesso di regolare licenza rilasciata dalla Camera di Commercio, e tutti sono autorizzati e pagano l’occupazione di suolo pubblico per lo più nei punti vendita individuati dal piano di commercio. Se occupare uno spazio su strade o marciapiedi dovesse essere di per se connotato come abusivismo, allora tutti i “mercati settimanali” d’Italia sarebbero abusivi e antigienici. Invece, non lo sono perché c’è una specifica previsione nel Piano di commercio. 



Nel comunicato stampa del Liberatorio Politico che ha dato il la al dibattito è criticata l’occupazione di spazi per mezzo di ombrelloni e, talvolta, di gazebo fissi: queste licenze sono regolari? 


Sì, perché sono ambulanti con uso di posteggio, così come previsto dal succitato piano del commercio, che individua in maniera specifica i posti dove sono autorizzati a vendere. 



Dal punto di vista igienico – sanitario come valuta l’esposizione delle merci all’aperto? Il solo fatto di coprirle con dei teloni nelle ore notturne non potrebbe pregiudicare, a suo avviso, i prodotti? 


La igienicità nella esposizione dei prodotti ortofrutticoli è garantita dal rifornimento quotidiano che gli ambulanti fanno presso i mercati generali. Per quanto riguarda il maneggio della merce occorre ricordare che gli ambulanti sono muniti, oltre che della licenza della Camera di Commercio, anche del libretto sanitario. 



L’art. 20 del codice della strada ci ricorda che «l'occupazione di marciapiedi può essere consentita fino ad un massimo della metà della loro larghezza, purché in adiacenza ai fabbricati e sempre che rimanga libera una zona per la circolazione dei pedoni larga non meno di 2 m.». Stando alla legge in città diverse attività commerciali, ambulanti o meno, non sarebbero consentite…

A meno che questa zona non sia stata individuata dal piano di commercio come area urbana per insediamento di posteggi per ambulanti. 



Lo scorso venerdì 10 ottobre estesi controlli della Polizia Municipale hanno portato al sanzionamento di otto ambulanti: è stata una risposta all’appello lanciato sulla stampa dal Liberatorio? 


Il Piano di Commercio, già citato, prevede forme di ambulantato a posto fisso così detto “stagionale”, che per essere tale si esercita nel periodo compreso tra Marzo e Settembre, ragione per cui il 30 Settembre, per molti era la data di scadenza delle autorizzazioni ad occupare suolo pubblico. Siccome non vi è stata la cessazione dell’attività o l’eventuale rinnovo delle autorizzazioni, la Polizia Municipale, dopo le diffide ha provveduto a sanzionare gli esercenti. La Polizia Municipale ha la responsabilità di verificare che le attività siano esercitate rispettando i limiti previsti e deve sanzionare a chi non ottempera. 



Durante la nostra intervista ha dichiarato che l’Amministrazione si sarebbe attivata per una revisione del piano del commercio ambulante varato dal precedente Commissario Prefettizio: in quali direttrici intendete muovervi?

Ho già avuto modo di dichiarare che l’Amministrazione comunale intende procedere alla revisione del Piano di Commercio esistente per modificare alcune scelte discutibili in esso contenute. 
L’idea di fondo è quella di porre rimedio alla “desertificazione commerciale” che il centro cittadino ha subito negli anni ripristinando le condizioni per un “mercato diffuso” a servizio dei cittadini soprattutto della popolazione anziana che non può percorrere grandi distanze per approvvigionarsi dei prodotti ortofrutticoli. 
Ciò sarà possibile individuando spazi e aree in varie zone della città, anche nelle zone di espansione, che si prestano all’uso commerciale, e questo senza penalizzazioni per gli operatori commerciali che si guadagnano da vivere onestamente. 



L’azione della Polizia Municipale proseguirà anche verso quegli esercizi commerciali che, oltre al marciapiede, occupano la sede stradale con piante, sedie e tavolini? 


Sì, si sta già proseguendo con i commercianti a posto fisso che hanno esposizione della merce fuori dai loro esercizi. Tutto ciò è nella normale e quotidiana azione che svolge la Polizia Municipale.

Una risposta a “Gli ambulanti, Corrieri e le mezze verità”

  1. E’ a dir poco VERGOGNOSO quanto dichiarato dall’assessore (???) Corrieri. Le possibilità sono due: 1- il sig.Corrieri non vive a Molfetta. 2- il sig.Corrieri vive a Molfetta ma ha PAURA di prendersi le sue responsabilità. Se così fosse dovrebbe dimettersi immediatamente…lasci il suo posto a qualcuno che abbia voglia di farsi rispettare e di far rispettare la cittadinanza (…ammesso che nell’attuale amministrazione ci sia qualcuno che abbia a cuore gli interessi della cittadinanza…oltre che i propri!!).

    Infine una proposta…perchè non organizzare una bella vendita ortofrutticola con tanto di ombrelloni, cassettine, camion, macchine, fetore, ecc. ecc. all’ingresso del Comune?? Solo così i nostri “illustri” politici saranno costretti a guardare…e a capire (se ne hanno facoltà…) cosa noi cittadini siamo costretti a sopportare ogni giorno!!

I commenti sono chiusi.

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