Una storia che ha il sapore della beffa, quella avvenuta l’11 giugno 2020 nella zona industriale di Molfetta, ai danni di un imprenditore agricolo molfettese. Il suo furgone di lavoro, modello Fiat Scudo, è stato oggetto di attenzione da parte di un ladro. Quest’ultimo, dopo aver infranto il vetro del finestrino lato guidatore e divelto il lucchetto delle porte posteriori, ha rubato numerosi attrezzi agricoli e un telefono cellulare IPhone7. Dopo aver caricato la refurtiva a bordo di una Fiat 500, precedentemente rubata a Bisceglie nella stessa mattinata, il ladro fa perdere le sue tracce dirigendosi in direzione Terlizzi. A quel punto l’imprenditore, vittima del furto, denuncia l’accaduto ai Carabinieri della Compagnia di Molfetta che, attraverso il segnale satellitare del telefono rubato, individuano il domicilio del ladro, a Terlizzi. Dopo gli accertamenti di rito la refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario.
Per il ladro, Francesco De Chirico, di anni 54, una vecchia conoscenza dei Carabinieri, arrestato e attualmente ai domiciliari, è stato disposto il giudizio diretto dal Pubblico Ministero dott. Francesco Tosto per il 2 Febbraio 2021 davanti al Giudice Monocratico.
Questa narrata potrebbe essere una storia a lieto fine se non fosse che la stessa attrezzatura, prima rubata e poi ritrovata, con altri oggetti sono stati sottratti una seconda volta allo stesso imprenditore direttamente dalla sua residenza. Questa volta però non c’era il cellulare per individuare i ladri.