Circa un anno fa, all’inizio di questa brutta storia che stiamo ancora vivendo si segnalava all’opinione pubblica, e alle istituzioni, la presenza di un campo nomadi nella zona ASI in contrada San Lorenzo. In questi giorni riecco l’accampamento e noi torniamo a segnalarlo. Naturalmente è lontano dalla nostra cultura qualsiasi tipo di atteggiamento razzista e di discriminazione sociale. Trattiamo questi temi con lo stesso principio con cui affrontiamo le decine e decine di esposti su altri temi.
E in questo momento storico in cui tutto il paese vive un’emergenza sanitaria inedita, le autorità politiche, sanitarie e militari non possono permettere che a poca distanza dall’insediamento industriale di Molfetta ci sia un insediamento di nomadi di cui non si conosce la provenienza e le pratiche di prevenzione sanitaria adottate all’interno del campo. Senza considerare che gli stessi nomadi girano alla spicciolata in città ed entrano nella nostra quotidianità.
Spesso abbiamo segnalato anche l’abbondanza di rifiuti che gli stessi nomadi lasciano dopo la loro partenza, quindi preventivamente cerchiamo di evitare che questo avvenga, del resto abbiamo accertato che l’area è video-sorvegliata.
Chiediamo alle Forze dell’Ordine e Polizia Municipale di visitare il campo nomadi per verificare la regolarità dell’insediamento, l’identificazione dei componenti del campo e che tipo di autocertificazione presentano, accertarsi se provengono da altre regioni e controllare che le ordinanze comunali, regionali e decreti governativi in tema di anti-covid siano state rispettate. Non perchè sono nomadi, ma semplicemente perché devono rispettare le regole e sottoporsi agli stessi controlli a cui ci sottoponiamo noi comuni mortali.
