Ha dichiarato di non aver mai interferito nei bandi di gara del Comune di Molfetta l’ex consigliera comunale Anna Sara Castriotta, in carcere nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Trani su presunte tangenti in cambio di appalti pubblici, che il 7 giugno scorso ha portato all’arresto di 16 persone (10 in carcere e 6 agli arresti domiciliari), tra amministratori, funzionari pubblici e imprenditori. Castriotta, assistita dagli avvocati Michele Laforgia e Felice Petruzzella, ha negato un coinvolgimento negli episodi corruttivi contestati in concorso con l’ex assessore Mariano Caputo (anche lui in carcere), con il quale ha confermato di avere una relazione sentimentale. A casa sua, durante una perquisizione, i finanzieri avevano trovato copia dei bandi e documenti che dimostrerebbero un suo ruolo nelle presunte dazioni di tangenti.
L’indagata ha spiegato che in qualità di consigliera comunale e di componente della commissione Lavori pubblici aveva la disponibilità degli atti relativi ai bandi di gara. La difesa ha comunque eccepito la inutilizzabilità di quei documenti perché già il Riesame e poi la Cassazione avevano annullato i decreti di sequestro e, all’esito dell’interrogatorio, ha chiesto la scarcerazione. Oggi sono stati interrogati anche altri indagati arrestati, tra i quali l’imprenditore di Noci Paolo Conforti, difeso dall’avvocato Domenico Di Terlizzi, che si è avvalso della facoltà di non rispondere.