I carabinieri di Bari hanno eseguito un provvedimento di confisca di beni per circa 4,5 milioni di euro nei confronti di Antonio Livrieri, 56enne di Corato, pluripregiudicato e già condannato per usura, ricettazione, rapina e furto. L’attività ha permesso di evidenziare tanto la pericolosità sociale quanto l’illecita provenienza dell’ingente disponibilità finanziaria e immobiliare del 56enne. I beni, già sequestrati nel mese di dicembre del 2019, sono ora stati definitivamente confiscati.
L’importante risultato ha richiesto una lunga e meticolosa analisi e ricostruzione dell’attività economica e finanziaria di Livrieri e del suo nucleo familiare, snodatasi per oltre trenta anni. Il coratino aveva costituito un piccolo impero, acquisendo ben tredici unità immobiliari, dislocate tra Corato, Bisceglie e Terlizzi, accumulando disponibilità finanziarie conservate su svariati conti correnti accesi presso otto diversi istituti di credito.
Il 56enne – dedito alle più svariate attività delittuose sin dagli anni ’80, anche attraverso i suoi stretti congiunti – aveva “riciclato” i capitali illecitamente accumulati soprattutto attraverso l’acquisto di immobili. Il tutto nonostante dichiarasse al fisco un reddito medio di circa 4.700,00 euro annui.