Con l’arresto dello spacciatore 20enne, possiamo sognare una nuova operazione “RESET” per Molfetta?

Dopo le ultime operazioni antidroga che hanno smantellato, o decimato, le famiglie criminali dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti operanti nel nord barese tra Trani, Barletta, Andria, Bitonto e Terlizzi, è giunto il momento di cominciare a rastrellare la città di Molfetta. Certe “famiglie molfettesi” che spesso si recano in “branco” a riscuotere il loro “reddito di cittadinanza”, continuano la loro attività di malaffare preferita, lo spaccio di droga. Sembra che il territorio molfettese abbia una sorta di barriera protettiva che lo rende quasi impenetrabile, non solo rispetto alla criminalità esogena, ma anche alle inchieste dell’antimafia.

I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Molfetta, cominciano a fare breccia in questa rete impenetrabile, e ben organizzata, e nel corso di diversi controlli nel centro storico, tra città vecchia e quartiere settecentesco, finalizzati alla prevenzione ed alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un 20enne del luogo, sicuramente un pesce piccolo.

In casa del novello spacciatore i militari hanno rinvenuto, e sottoposto a sequestro penale, vario materiale per il confezionamento della droga, vari bilancini di precisione, bustine in cellophane, nastro adesivo e 310 confezioni di marjuana per un peso complessivo di oltre 300 grammi, pronte per essere vendute. Il giovane è stato così arrestato e, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, sottoposto agli arresti domiciliari. Di questa manovalanza dello spaccio ormai ne è piena la città. Tra il 1992 e 1996 i luoghi dello spaccio erano in via Piazza, via Paolo Poli, Cala San Giacomo, Lungomare dei Crociati, Piazza San Michele, Piazza Immacolata, Via Catacombe, via Santa Cecilia, Via Mammone, Via San Girolamo, Via Madonna degli Angeli, via Francesco Saverio, zona 167, ecc, ecc.

E oggi invece dove avviene lo spaccio? Sostano nelle vicinanze di bar, scalinate di strade poco frequentate o sui binari ferroviari? Oppure la droga è consegnata a domicilio, o in luoghi stabiliti, con le bici elettriche? Cambiano spesso ora e luogo di spaccio per non creare sospetti? Insomma sono cambiate le modalità e i luoghi dello spaccio affidati ai giovanissimi, meglio se incensurati, mentre i vecchi capi delle famiglie dirigono e controllano che tutto funzioni nelle condizioni più ottimali.

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