Insieme con l’ex giudice sono imputati l’avvocato Giancarlo Chiariello e altre sette persone accusate di avere concorso nel reato di corruzione in atti giudiziari, in relazione ad alcune scarcerazioni effettuate negli anni scorsi a Bari – fonte Chiara Spagnolo – bari.repubblica.it
E’ stata rinviata senza svolgere alcuna attività l’udienza preliminare in cui sono imputati l’ex gip di Bari Giuseppe De Benedictis, l’avvocato Giancarlo Chiariello e altre sette persone, accusate di avere concorso nel reato di corruzione in atti giudiziari, in relazione ad alcune scarcerazioni effettuate negli anni scorsi a Bari.
Il pool difensivo ha fatto presente alla giudice Laura Liguori l’esiguità del tempo a disposizione delle parti per studiare l’enorme mole di atti processuali, allegati all’avviso di conclusione delle indagini preliminari, firmato dai pm Roberta Licci eAlessandro Prontera.
Intanto, la presidenza del Consiglio dei ministri e l’Ordine degli avvocati di Bari hanno annunciato la volontà di costituirsi parte civile. L’udienza è stata aggiornata al 26 novembre, quando gli imputati formuleranno le richieste di riti alternativi.
Oltre a De Benedictis e Chiariello sono imputati: il figlio del penalista Alberto Chiariello e la collaboratrice di studio Marianna Casadibari; il collaboratore di giustizia viestano Danilo Pietro Della Malva; il pregiudicato di Terlizzi Roberto Dello Russo; l’avvocato foggiano Michele Pio Gianquitto; il pregiudicato foggiano Antonio Ippedico. Dovranno rispondere di concorso in corruzione in atti giudiziari
Secondo le ipotesi della Procura – costruite sulle indagini dei carabinieri di Bari – i pregiudicati e l’avvocato Gianquitto avrebbero fatto arrivare denaro a De Benedictis tramite Chiariello, per avere provvedimenti che consentissero loro di lasciare il carcere.
All’udienza non hanno partecipato né De Benedictis né Chiariello. Quest’ultimo si trova agli arresti domiciliari mentre l’ex magistrato è ancora in carcere a causa dell’ordinanza cautelare relativa al possesso di un arsenale d armi da guerra. Entrambi erano stati arrestati il 24 aprile.