fonte: http://bari.repubblica.it/cronaca
Nascondeva in casa un arsenale di esplosivi, armi e munizioni: con questa accusa la polizia ha arrestato Vincenzo Di Cosola, pregiudicato di 29 anni di Bari, nipote del boss Antonio Di Cosola. L’uomo è accusato di fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti, detenzione abusiva di armi e ricettazione.
Nel corso di una perquisizione nella sua abitazione, che era dotata di sistema di videosorveglianza sull’area esterna, gli agenti hanno sequestrato un giubbotto antiproiettile e dieci metri circa di miccia a lenta combustione. In un deposito di pertinenza all’immobile, oltre a un bilancino di precisione con all’interno un manoscritto riportante le istruzioni per la produzione di ordigni esplosivi sono state trovate quattro buste con 3,3 chilogrammi di polvere di alluminio atomizzato, utilizzato come combustibile, e altre tre con 6 chilogrammi di polvere di perclorato di potassio, utilizzato come ossidante-comburente.
Sequestrati anche una pistola Beretta 98 FS, calibro 9X21, con caricatore e 15 cartucce, che era stata rubata nel 2015 a Grottaglie (Taranto); una rivoltella Magnum 380 calibro 9X17 a salve, priva del tappo rosso, con quattro bossoli esplosi all’interno del tamburo; centinaia di cartucce di vario calibro e un caricatore per pistola Beretta. E’ stato trovato anche un piccolo quantitativo di marijuana.