Un vizio di famiglia, aprire o trasformare porte in palazzi con vincoli storico-artistici severissimi. L’assessore Mancini si era vantato di aver bloccato l’apertura del distributore. Invece, l’arroganza da una parte, e l’incapacità di governare dall’altra, ci regalano l’ennesimo scempio paesaggistico. Nel 1993 il comitato di quartiere e l’Osservatorio “7 Luglio” si indignavano e denunciavano gli abusi, oggi invece il Comitato di Quartiere tace.