All’alba in via Apicella, all’altezza del civico 63, un incendio ha distrutto una utilitaria e parzialmente danneggiata un’altra. Gravi danni alla facciata del palazzo adiacente e alla pietra dei marciapiedi. Tanta paura per gli occupanti delle abitazioni interessate.
Ancora un incendio nell’indifferenza delle istituzioni, ormai prevale l’assuefazione a questo gioco molto simile a una “roulette russa” dell’incendio, si va tutti a dormire ma nessuno sa a chi toccherà svegliarsi con l’auto incendiata e chiedersi sempre, e domani a chi toccherà?
Abbiamo più volte inviato esposti e lettere al Sindaco, al Prefetto e agli organi inquirenti, affinchè sia creato un fascicolo unico d’indagine per capire gli eventuali collegamenti tra i vari incendi, le modalità e tipo di innesco dell’incendio, la ciclicità nello stesso quartiere, e tanti altri dati che sicuramente gli inquirenti conoscono. Da quando raccogliamo dati sugli incendi, attentati dinamitardi e atti vandalici verso il patrimonio pubblico, ci siamo sempre più convinti che al di là degli incendi sporadici, che coinvolgono cittadini ignari, tutti gli altri facciano parte di un disegno criminale con l’obiettivo di creare insicurezza sociale, controllo del territorio e su alcune persone, attività estorsive indirette e a volte messaggi intimidatori alle istituzioni quando le stesse ignorano, rallentano o bloccano alcune istanze provenienti da determinati ambienti criminali o ad essi vicini.