Faida di Terlizzi, arrestato latitante di 34 anni: si era rifugiato a Durazzo

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bari.repubblica.it

I carabinieri lo hanno scovato a Durazzo. Era latitante, Bujar Aga (34 anni), ricercato all’estero per tentato omicidio in concorso, violazione alla legge sulle armi, resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione, a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Bari.

Sarebbe uno dei responsabili delle tensioni e delle lotte tra clan a Terlizzi. Una situazione che aveva portato anche a uno scontro a fuoco tra la gente, nel quale era rimasta ferita una passante. Già in sette infatti, erano finiti in manette il 6 agosto a conclusione delle indagini che avevano fatto luce su diversi episodi criminosi avvenuti a Terlizzi, nell’ambito di contrasti tra famiglie e gruppi criminali del luogo. In quell’occasione Aga era riuscito a sottrarsi alla cattura.

Il cittadino albanese era ricercato dai carabinieri di Molfetta per aver partecipato al commando, composto dall’uomo e da due suoi connazionali, che in data 15 aprile 2015 aveva pianificato l’agguato a Gioacchino Baldassare, leader dell’omonimo gruppo criminale specializzato nel traffico di sostanze stupefacenti, mentre andava dai carabinieri a firmare. I tre, a bordo di una Alfa 155 e armati (con un AK47 con 27 colpi calibro 7.62 e una pistola Tokarev con sette colpi dello stesso calibro), furono intercettati poco prima dai militari della compagnia di Molfetta. Aga riuscì a fuggire, rifugiandosi in Albania, mentre i suoi due complici furono arrestati.

L’operazione che ha portato al suo arresto è il frutto dell’impegno degli investigatori dell’ufficio di collegamento italiano interforze di polizia in Albania, in sinergia con lo Scip (Servizio per la cooperazione internazionale di polizia) della direzione centrale della polizia criminale a seguito dell’attenta indagine avviata dai carabinieri di Molfetta.

Per arrivare ad Aga si sono messi sulle tracce della sua compagna: si era imbarcata a bordo di una motonave in partenza da Bari per l’Albania. Ad attendere la donna al suo arrivo, al porto di Durazzo, ci sarebbe stato Aga. E così è stato: per l’uomo sono scattate le manette grazie ai poliziotti albanesi. Sono state avviate le pratiche di estradizione.

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