Associazione a delinquere e traffico di preziosi: questa l’accusa a carico di due pluripregiudicati. Giovedì nell’udienza dibattimentale ha testimoniato un finanziere
di La Redazione (www.molfettalive.it/…)
Ha avuto inizio giovedì nel tribunale di Bari il dibattimento del processo cosiddetto “Uomini d’oro”.
Tra gli imputati, due pluripregiudicati molfettesi, accusati dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo di associazione a delinquere e traffico e riciclaggio di pietre e metalli preziosi.
Secondo il sostituto procuratore Domenico Seccia, poche settimane fa passato a dirigere la procura di Lucera, gli appartenenti a questa presunta organizzazione avrebbero acquistato preziosi da agenzie del monte dei pegni, per poi fonderli con altri gioielli provento di attività illecita. Si sarebbero così prodotti nuovi gioielli da immettere sul mercato.
L’operazione “Uomini d’oro” che ha permesso l’individuazione degli imputati, nel 2004, è una costola di un’altra, denominata “Astra” e avvenuta a Matera nel 2002. Nell’occasione, le forze dell’ordine ebbero la meglio su alcuni malviventi a seguito di un conflitto a fuoco. Dalle indagini successive, spuntarono poi i nomi dei molfettesi.
Nell’udienza di giovedì, sono comparsi in aula i primi testimoni, tra cui un agente della guardia di finanza autore delle intercettazioni. Eccezioni sulla loro utilizzabilità sono state presentate dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Maurizio Masellis.
Sarà la corte a stabilire l’esito del ricorso. Si tornerà in aula il 23 febbraio del prossimo anno, con l’ascolto di altri militari delle fiamme gialle.
Ma per quale ragione non vengono fatti i nomi degli imputati? Noto che l'articolo è tratto da Molfettalive, ma per favore, almeno voi del Liberatorio se i nomi li sapete fateceli sapere.
I NOMI! I NOMI!!!!!!!