fonte: http://bari.repubblica.it – di Chiara Spagnolo
Ci sono voluti nove anni ma, alla fine, lo Stato ha messo le mani su una parte del tesoro di Savinuccio Parisi, il boss del quartiere Japigia ripetutamente condannato per associazione mafiosa e attualmente in carcere. Confiscate due ville a Torre a Mare, un’automobile, due motocicli, cinque cavalli, quattro orologi di lusso e due rapporti finanziari per un valore di 1,2 milioni di euro.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Bari all’esito degli accertamenti svolti dal Gico della guardia di finanza, in seguito all‘operazione Domino, che nel 2009 aveva inchiodato Savinuccio alle sue responsabilità di capo dell’organizzazione mafiosa dedita al traffico di droga in un’ampia fetta del capoluogo pugliese.
Parisi e i suoi familiari – si è scoperto nell’ambito degli accertamenti patrimoniali – risultavano nullafacenti e nullatenenti ma vantavano un patrimonio di centinaia di migliaia di euro. Proprio la sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni intestati ha consentito alla Procura di Bari di ottenere prima il sequestro e poi la confisca di una parte del tesoretto del boss, considerato come “socialmente pericoloso” in virtù delle norme del Codice antimafia. Immobili e veicoli, ormai divenuti di proprietà dello Stato, saranno acquisiti al patrimonio dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati e poi destinati a una nuova vita.