Giovinazzo, minacciavano un dirigente comunale: sindaco e assessori indagati

fonte: http://bari.repubblica.it

Avrebbero diffamato, minacciato e infine demansionato un dirigente comunale che si era opposto ai lavori di riapertura e ampliamento della discarica di Giovinazzo. Sindaco e assessori del Comune di Giovinazzo sono ora indagati dalla Procura di Bari per diffamazione, violenza privata e abuso d’ufficio.

Fra gli indagati c’è anche l’ex assessore all’urbanistica di Giovinazzo Elio Sannicandro, attualmente direttore dell’Arem, l’Agenzia per la mobilità della Regione Puglia. I fatti contestati risalgono agli anni 2014-2017. Stando alle indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Baldo Pisani, il sindaco Tommaso Depalma, il presidente del consiglio comunale Vito Domenico Favuzzi, gli assessori Michele Sollecito, Marianna Paladino, Salvatore Stallone, Antonia Pansini e l’allora assessore Sannicandro, avrebbero deliberato la dequalificazione professionale dell’architetto Vincenzo Turturro, all’epoca dirigente dell’ufficio tecnico comunale, dopo averlo in più occasioni diffamato sulla stampa locale e minacciato perché chiedesse il trasferimento.

All’origine di queste condotte, stando a quanto denunciato dalla stessa parte offesa, ci sarebbe il veto dato da Turturro ai lavori di ampliamento della discarica di Giovinazzo. Su questa vicenda è attualmente in corso per reati ambientali un’altra inchiesta della magistratura barese che nel maggio 2016 e poi ancora nel febbraio 2017 ha portato al sequestro di numerosi lotti per presunto sversamento di percolato nel sottosuolo.

Una lite bagatellare fra funzionari e amministratori“, dice l’avvocato Mariano Fiore, difensore del sindaco di Giovinazzo. Ci sarebbe questo all’origine della vicenda che ha portato il primo cittadini e gli assessori della giunta a essere iscritti nel registro degli indagati. “I reati originariamente ipotizzati molto gravi relativi a una presunta tentata estorsione legata, secondo l’architetto Turturro, alla vicenda dell’ampliamento della discarica sottolinea il legale sono stati ridimensionati dal pubblico ministero che, invece, ha ravvisato ipotesi residuali di diffamazione, violenza privata e abuso d’ufficio“. Le imputazioni formulate dalla Procura di Bari riguardano infatti dichiarazioni diffamatorie, minacce e il successivo demansionamento di Vincenzo Turturro, ex dirigente dell’ufficio tecnico di Giovinazzo.

Replica dell’Avv. degli indagati:

Pubblichiamo la richiesta di replica per conto degli amministratori coinvolti nel caso Turturro, firmata dall’avvocato Mariano Fiore.

In riferimento al lancio dell’Ansa di ieri, 15 settembre, ripreso anche da numerose testate giornalistiche, dal titolo ‘ Minacce a dirigente Giovinazzo, indagati sindaco e giunta”, il sindaco Tommaso Depalma, l‘allora ex Presidente del Consiglio comunale Vito Domenico Favuzzi, e gli ex gli assessori Michele Sollecito, Marianna Paladino, Salvatore Stallone, Antonia Pansini e l’allora assessore Elio Sannicandro ( di questi ultimi sono in carica solo Michele Sollecito e Salvatore Stallone), dichiarano «Di essere sereni, di essere disponibili a collaborare con la Procura della Repubblica di Bari e di confidare nel lavoro dei magistrati, certi che sapranno fare luce e chiarezza sull’inchiesta facendo emergere la verità».

Intanto, per dovere di verità e lealtà processuale, vorrete provvedere a pubblicare, con la stessa rilevanza data all’articolo pubblicato oggi dai giornali, ieri e oggi dalle testate on line e dai canali televisivi, il seguente comunicato, ai sensi e per tutti gli effetti di legge:

“Il Dirigente comunale Arch. Turturro, già vicesindaco di Giovinazzo nella precedente Amministrazione e Assessore ai Lavori Pubblici, che svolgeva e continua a svolgere attività politica, aveva dichiarato, per iscritto, la propria incompatibilità ad occuparsi di urbanistica, in quanto sottoposto a processo penale, e poi condannato, per gravi reati urbanistici e altri reati contro la P.A. (c.d. “lottizzazione abusiva di Giovinazzo, P.M. Dr. Nitti).

L’Amministrazione comunale, per rendere più efficiente l’attività degli uffici comunali, aveva ridisegnato la “Pianta Organica” prevedendo due Dirigenti tecnici ed incaricando il Turturro di funzioni distinte da quelle urbanistiche, proprio al fine di salvaguardare l’immagine dell’Ente e lo stesso Dirigente.

Non vi è stato alcun demansionamento né riduzione di stipendio o altre azioni “mobbizanti”, bensì una razionale riorganizzazione degli Uffici e rotazione dei Dirigenti come previsto per legge.

Successivamente alla severa condanna del Turturro da parte del Tribunale di Bari, è stato avviato, come per legge e quale atto dovuto, il relativo procedimento disciplinare. Peraltro, sono emerse numerose altre attività e procedure, svolte in precedenza dal Turturro, rivelatesi illegittime e/o inappropriate esponendo il Comune al sicuro rischio di danni e richieste di risarcimento danni, per il quale ci si è riservati di adire la competente Procura della Corte dei Conti.

L’Arch. Turturro non si è mai opposto all’ampliamento della discarica di Giovinazzo avendo avallato ben 2 ordinanze e altri atti amministrativi del Presidente On.le Nichi Vendola (allora Commissario regionale per i rifiuti) che hanno aumentato notevolmente l’abbancamento di rifiuti fino ad oltre il doppio della capacità autorizzata inizialmente.

È su questi aspetti che verte l’indagine della Procura della Repubblica di Bari riferita, dunque, ad un periodo antecedente l’Amministrazione dell’attuale Sindaco Depalma. Pertanto, le notizie riportate dagli organi di stampa, risultano essere inesatte e fuorvianti nonché lesive nei confronti delle persone succitate” .

Avv. Mariano Fiore

fonte: https://www.giovinazzoviva.it

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