A poche ore dalla convocazione del Consiglio Comunale pongo un quesito urgente al Sindaco e a tutte le forze politiche. A breve, spero, affronterete il delicato tema della sicurezza e illegalità diffusa in città e il sindaco ci dirà che stanno lavorando bene in materia di prevenzione tant’è che l’amministrazione comunale è riuscita, tra mille difficoltà e dopo circa vent’anni, a recuperare l’immobile in Arco Catecombe n.12-14, confiscato a Michele Parisi (Operazione Reset), e consegnato nel lontano 2001 al Comune di Molfetta per finalità sociali, in particolare per essere destinato a casa parcheggio per cittadini in grave disagio abitativo.
Qualche giorno fa ho letto all’albo pretorio la Determinazione Dirigenziale n.G. 1049 del 23.09.2021 Settore Socialità con cui si aggiudicava la gestione del Centro Servizi Comunale sito a Molfetta in Arco Catecombe n.12/14 per minori a rischio di devianza all’Associazione di Volontariato P.A. Ch 9 Sermolfetta.
Sono rimasto sorpreso nel leggere questa determina perché avevo letto un’altra Determinazione Dirigenziale del 17.08.2021 n.G 907 – REVOCA A.D. N. 761 DEL 29.06.2021- L’AVVISO AVVISO PUBBLICO PROGETTO PON LEGALITÀ .
In questa Determinazione si dichiarava:
IL DIRIGENTE
Nominata con Decreto Sindacale Prot. 26898 del 26.04.2019
PREMESSO CHE
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con determina Dirigenziale n. 761 del 29.06.2021 è stato approvato l’Avviso Pubblico per la presentazione di proposte progettuali per la gestione di un Centro Servizi Comunale per minori a rischio di devianza finanziato dal Ministero degli Interni denominato “Sui passi della legalità”
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Il suddetto Avviso è stato pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Molfetta dal 30.06.2021 al 21.07.2021
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Con protocollo 51034 del 26.07.2021 è stata nominata Commissione giudicatrice per l’istruttoria delle proposte;
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alla scadenza del predetto avviso è pervenuta una sola proposta presentata da: Associazioni volontari “P.A. CH9 SERMOLFETTA”
PRESO ATTO CHE
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Dall’istruttoria effettuata dalla commissione, giusto verbale del 03.08.2021 è emersa la non ammissibilità dell’unica proposta progettuale presentata per carenza dei requisiti ex art. 12 dell’avviso Pubblico
CONSIDERATO CHE
Si rende necessario l’affidamento del servizio in quanto trattasi di finanziamento ministeriale
RITENUTO
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pertanto di dover revocare, la ai sensi dell’art. 21 quiques della legge 241/1990e ss.mm.ii, la procedura per l’affidamento della gestione di un Centro Servizi Comunale , avviata con determina dirigenziale n. 761 del 29.06.2021.
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inoltre, necessario indire nuova procedura per l’individuazione di proposte progettuali per la gestione di un centro servizi per minori a rischio di devianza, a seguito di finanziamento da parte del Ministero degli Interni
VISTI
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la Determina dirigenziale n. 761 del 29.06.2021
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il decreto del Ministero degli Interni del 17.06.2019
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il verbale di commissione giudicatrice del 03.08.2021
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la legge 241/1990 art. 21 quinques
DETERMINA
la premessa è parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
1) Revocare la procedura già avviata, ai sensi dell’art. 21 quinques della legge 241/1990 e ss.mm.ii per le motivazioni di cui parte in narrativa, con la determinazione dirigenziale n. 761 del 29.06.2021 e tutti gli atti connessi
2) Approvare lo schema di avviso pubblico finalizzato all’affidamento per la gestione del centro servizi comunale
3) Dare atto che l’Avviso pubblico summenzionato sarà pubblicato sul sito istituzionale del comune di Molfetta nella sezione “Avvisi -amministrazione trasparente”.
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Pertanto il quesito che pongo al Sindaco è molto semplice, come mai la proposta del SerMolfetta che era stata considerata non ammissibile per carenza dei requisiti ex art. 12 dell’avviso Pubblico, dopo qualche settimana è risultata ammissibile?
E poi una domanda più generale che investe le tantissime associazioni, cooperative sociali, parrocchie e Onlus che operano a Molfetta; come mai nessuna di queste realtà, anche associate, ha presentato una proposta progetto per la gestione di questo centro per minori a rischio? Come mai tanta umanità e amore per il prossimo si è dissolta in un caldo agosto pandemico?
In attesa che qualcuno risponda presenteremo la richiesta di accesso agli atti, sperando che lo facciano subito anche i consiglieri comunali a cui è concesso l’accesso immediato, poi torneremo a scrivere sulla storia del bene confiscato e tutto ciò che avviene nella Corte di Arco Catecombe n.12-14.
di Matteo d’Ingeo