
Concluse le indagini che a ottobre hanno portato in carcere la consigliera comunale di Bari e il marito, Filippo Dentamaro. Il presidente del Foggia calcio è in libertà. Coinvolto anche capoclan di Valenzano, Salvatore Buscemi – fonte: Chiara Spagnolo – bari.repubblica.it
Decine di elettori sarebbero stati pagati per far eleggere Francesca Ferri, esponente di Puglia popolare, nel Consiglio comunale di Bari nel 2019. E successivamente per sostenerla nella corsa verso il Consiglio regionale. A due mesi dagli arresti arriva la conclusione delle indagini per 47 persone, tra cui l’ex consigliera Ferri e il compagno Filippo Dentamaro (entrambi in carcere da fine ottobre) e l’imprenditore (già consigliere comunale e regionale e attuale presidente del Foggia calcio) Nicola Canonico.
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Quest’ultimo era stato posto agli arresti domiciliari e poi rimesso in libertà, con parere favorevole della stessa Procura. La sua posizione è meno grave di quella della coppia Ferri-Dentamaro, ai quali si contesta di aver avuto l’aiuto elettorale del clan di Valenzano, guidato da Salvatore Buscemi. Anche il suo nome è fra i destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini, firmato dai pm Fabio Buquicchio e Michele Ruggiero. Insieme con Ferri e Dentamaro, Buscemi è accusato di scambio elettorale politico-mafioso.
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A Canonico invece viene contestata la corruzione elettorale in relazione a una presunta attività “svolta nelle retrovie” per indirizzare la campagna elettorale delle comunali 2019 in maniera favorevole alla Ferri, candidata con Pasquale Di Rella sindaco.
Alla base dell’inchiesta – condotta da polizia, carabinieri e guardia di finanza – c’è l’ipotesi di un sistema di corruzione elettorale messo in piedi in più consultazioni tramite procacciatori di voti, anch’essi finiti sotto indagine. Il sistema di procacciamento delle preferenze sarebbe stato scientifico: individuazione degli elettori da parte dei portatori di voto, consegna a Ferri-Dentamaro delle liste con nomi; numeri di telefono e copie dei documenti; verifica telefonica da parte dello staff della coppia; pagamento dell’acconto, verifica del voto, pagamento del saldo: 25 o 50 euro in base agli accordi.
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