Presentato ieri il presidio molfettese dell’associazione antimafia di don Luigi Ciotti. Sarà aperto a tutti i cittadini a partire da lunedì 29 marzo
di Lucia G. Binetti (www.molfettalive.it/…)
«Ma l’illegalità è di destra o di sinistra?».
«Difficile convincere i palermitani che la mafia va combattuta se garantisce più posti di lavoro delle istituzioni».
Sono due delle inconsapevoli provocazioni lanciate ieri dai convenuti alla presentazione del presidio molfettese di Libera.
Ma la mafia è solo in Sicilia, la ‘ndrangheta solo in Calabria? Niente affatto, visto che Milano è al quarto posto in Italia nell’elenco delle città con maggiori infiltrazioni mafiose. Tanto che proprio a Milano si svolgerà, il 20 marzo, la XV giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
Alessandro Cobianchi, coordinatore provinciale di Libera Bari, presentato da Marco di Stefano dell’Arci e Matteo d’Ingeo del Liberatorio, ha parlato di beni sequestrati ai mafiosi. Ed è proprio in uno di questi beni immobili che ha sede la sezione di Libera Bari, di fronte al crocicchio di strade dove fu assassinato nel 2001 il giovane Michele Fazio. E’ una coincidenza, ma la lotta alle mafie parte proprio da qui. Da un segno concreto su una stradina di pietra.
Di concretezza hanno parlato anche alcuni dei rappresentanti delle associazioni intervenute: il gioco delle regole si impara da piccoli, il disattenderle genera illegalità e, alla lunga, mafia.
Presenti alla serata e promotori dell’iniziativa Agesci, il circolo Arci "Il cavallo di Troia", l”associazione culturale Teatremitage, L’Auser, l’Azione cattolica, la Casa per la pace, la casa editrice La meridiana, Legambiente, la libreria Il Ghigno, il Liberatorio Politico, il punto pace Pax Christi, il Masci-don Tonino Bello.
Promosso dalle dodici associazioni cittadine, il presidio di Libera sarà aperto a tutti i cittadini a partire da lunedì 29 marzo e avrà sede provvisoria presso i locali della parrocchia Cuore Immacolato (ex San Filippo Neri).