
Il giovane molfettese aveva una fiorente attività, specialmente su Instagram e TikTok: tutto era custodito in un magazzino in centro, al pianterreno di una palazzina abitata – fonte: www.lagazzettadelmezzogiorno.it
Un 22enne di Molfetta, in provincia di Bari già coinvolto nei tumulti e nei disordini che caratterizzano i festeggiamenti dello scorso capodanno nella città adriatica è stato arrestato dai militari della Guardia di Finanza del capoluogo pugliese per detenzione e vendita di fuochi di artificio illegali artigianali, ricettazione e omessa denuncia all’Autorità di P.S. di fuochi per i quali è necessaria la comunicazione entro le 72 ore dall’acquisto. Secondo ricostruzioni operate dai Finanzieri della Compagnia di Molfetta, il giovane effettuava la vendita al dettaglio di ingenti quantitativi di esplosivo mediante social network, in particolare ricorrendo a canali Instagram e TikTok, per poi consegnare la merce di persona nei pressi di un deposito sito nel centro di Molfetta di proprietà dei genitori. All’interno del magazzino, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto 216 petardi artigianali del peso di 40 grammi ciascuno, altri 21 manufatti artigianali del peso di 32 grammi nonché due batterie di fuochi da 500 grammi l’una, per le quali era obbligatoria la denuncia all’Autorità di P.S. entro 72 ore dall’acquisto.
A seguito dell’intervento degli artificieri antisabotaggio della Questura di Bari è stata accertata la “micidialità” del materiale esplodente, qualificato come “ordigni esplosivi ovvero bombe”, anche in considerazione dell’ubicazione del deposito e delle modalità di stoccaggio. Il magazzino dove è stata rinvenuta la merce, situato nel pieno centro di Molfetta al pianterreno di una palazzina abitata e con affaccio diretto su strada, risultava infatti privo di aerazione, dotato di impianto elettrico funzionante con diversi dispositivi elettrici collegati alla rete e all’interno risultavano stoccate diverse batterie per automobile. In considerazione degli elementi raccolti il pubblico ministero ha disposto gli arresti domiciliari del soggetto per i delitti di cui agli artt. 648, 679 del Codice penale e 2 della Legge 895/1967 nonché il sequestro probatorio del materiale esplodente e dello smartphone in uso alla parte, quale mezzo utilizzato per effettuare le vendite del materiale. Dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza è emerso che il giovane 22enne era già stato tratto in arresto nel mese di gennaio scorso per essersi reso responsabile, unitamente ad altri giovani, dei tumulti scoppiati la notte di capodanno 2024 in piazza Vittorio Emanuele a Molfetta, definiti dalla cronaca come una vera e propria guerriglia urbana, in cui furono distrutti e ribaltati molteplici veicoli.
AD ANDRIA TROVATI BOTTI ILLEGALI IN UN BOX
La Polizia di Stato ha sequestrato ad Andria un ingente quantitativo di ‘botti’ illegali custoditi in un box. Nel fine settimana la Squadra di Controllo della Polizia Amministrativa della Questura della Bat ha denunciato un italiano quarantenne di Andria, per detenzione di prodotti esplodenti non riconosciuti, non classificati dal Ministero dell’Interno e per aver omesso di denunciarne la detenzione. I controlli serrati sul territorio della città federiciana hanno permesso di individuare all’interno del box di proprietà dell’uomo materiale pirotecnico di diverse forme e dimensioni, classificato nelle categorie F2 ed F3, per un peso totale di circa 28 chilogrammi e per un valore commerciale complessivo di più di 2.500 euro, immagazzinato senza alcuna autorizzazione. Il quarantenne è stato deferito in stato di libertà per fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodente. Il materiale esplosivo sequestrato, dopo essere stato messo in sicurezza nel cortile della Questura di Via dell’Indipendenza, è stato affidato ad una ditta specializzata autorizzata. Nei prossimi giorni, su tutto il territorio della sesta provincia pugliese, continuerà l’azione di contrasto alla vendita di manufatti pirotecnici illegali ed altamente pericolosi, poiché il loro confezionamento non rispetta i canoni imposti dall’attuale legislazione europea.