Un’avvincente inchiesta dove si intrecciano i rapporti tra spie, tifoseria, mafia e calciatori

fonte: www.report.rai.it

UNA SIGNORA ALLEANZA

di Federico Ruffo

7 luglio 2016. Pochi minuti a mezzogiorno, bretella autostradale di Fossano, ingresso della Torino-Savona. Da un suv bianco scende un uomo, si sporge dal guardrail e si getta nel vuoto. É Raffaello Bucci, detto Ciccio. Era stato una sorta di ministro delle finanze del più importante gruppo ultras: i Drughi. Per anni ha gestito il bagarinaggio; migliaia di biglietti, milioni di euro. Nonostante questo la Juve, nel 2015, lo sceglie come Vice Supporter Liaison Officer, l’uomo che cura i rapporti tra società, tifosi e forze dell’ordine. Lo Slo ufficiale sarebbe Alberto Pairetto, fratello di Luca, arbitro di Serie A e figlio d’arte di Pierluigi ex arbitro e designatore di tutti gli arbitri della serie A, fino a quando non è stato travolto da Calciopoli, condannato in appello a due anni salvo poi finire in prescrizione. Secondo l’accusa uno di quelli a cui Luciano Moggi telefonava su schede svizzere per scegliersi gli arbitri amici.

Raffaello Bucci il giorno prima era stato ascoltato dai magistrati che indagavano sui rapporti tra Juve, ultrà e ‘ndrangheta. Aveva paura. E non ha retto alla pressione.

omissis…

SIGFRIDO RANUCCI IN STUDIO

Quello che l’agente non può rivelarci è che Bucci aveva passato informazionisull’eversione di destra che si era infiltrata nella curva. Aveva dato anche informazioni sulla presenza dei calabresi. Secondo la sua testimonianza ai magistrati, era stato collaboratore dal 2010 al 2015, ma l’sms che abbiamo trovato sul suo telefonino – “la mia posizione è bruciata” – fa pensare che Bucci avesse collaborato fino all’ultimo con l’agente dei servizi di sicurezza. Tanto è vero che lo incontra il 3 luglio, pochi giorni prima di morire, e parlano dell’inchiesta sui calabresi.

Ma Bucci era anche un informatore della Digos. Abbiamo trovato un altro sms nel quale si chiedono informazioni in merito a un tentativo da parte dei No Tav di acquistare esplosivo all’interno dei gruppi ultrà della curva. Ecco, anomalie e segreti ne accadono tante in quelle ore, prima e dopo la morte di Bucci. Chi ha preso il borsello dove conteneva informazioni? Chi le chiavi di casa dove ha dormito Bucci la sera prima di uccidersi?

Poi quello che è certo è che c’è un’attività frenetica dei dirigenti della Juventus. Stefano Merulla, responsabile della biglietteria, ha confidato solo un anno dopo alla ex compagna di aver passato la sera prima con Bucci concordando, cercando di concordare la versione da dare ai magistrati. Ecco, questo è un particolare che Stefano Merulla non ha confidato, non ha detto ai magistrati antimafia della Procura di Torino. Ha detto di aver passato la sera precedente con lui, ma non di aver concordato, seppur con scherzo, scherzando, la versione da dare ai magistrati. A chetitolo l’ha fatto? E a che titolo l’avvocato Turco, che è una specchiata professionista – ha difeso anche noi di Report-, che appartiene allo studio legale Chiappero-Chiusano che tutela gli interessi della Juventus, a che titolo ha chiesto, secondo quello che c’èscritto in verbale, gli oggetti personali e il telefono di Bucci dopo la sua morte? Ecco, quegli oggetti e quei telefoni che invece ci vengono consegnati a noi di Report, dopo una telefonata, dalla ex compagna di Bucci.

AL TELEFONO GABRIELLA BERNARDIS – EX COMPAGNA RAFFAELLO BUCCI

Volevo dirti che ho trovato la scatola che mi hanno riconsegnato a Torino con tutte lecose che avevano sequestrato a casa di Raffaello e vorrei che gli dessi un’occhiata,perché ci sono delle cose che forse vi possono interessare.

FEDERICO RUFFO FUORI CAMPO

C’è un po’ di tutto tra le cose lasciate da Raffaello. Quattro telefoni cellulari, diverseschede… ma ci interessano soprattutto queste: ricevute di giocate al Lotto; tuttevincenti. Migliaia di euro nell’arco della stessa giornata a volte a distanza di pochiminuti. E ancora: centinaia di Gratta&Vinci, di SuperEnalotto; tutte vincenti. In un caso, nel giro di poche ore, avrebbe giocato 20 volte lo stesso numero, il 74, vincendo sempre. Tutte hanno lo stesso codice ricevitoria: un tabaccaio di Cuneo. Il sospetto è che Bucci avrebbe riciclato proventi del bagarinaggio dei biglietti della Juventus ricorrendo ad un metodo brevettato dalla ‘ndrangheta: grazie ad una ricevitoria compiacente, quando qualcuno vince, non viene pagato dalla ricevitoria, ma liquidato in contanti da chi deve riciclare i soldi, che a quel punto entra in possesso dellaschedina vincente, diventa l’intestatario e la incassa a proprio nome. Un bonifico da una concessionaria dello Stato che nessuno potrà più contestare. Soldi puliti.

TABACCAIO

Io se la Procura ha qualcosa da chiedermi, mi chiama la Procura. Ma io a lei non posso dire niente, mi capisce?

FEDERICO RUFFO

Cioè non può dirmi se queste vincite non erano del signor Bucci ed erano di altri e sono state usate per lavare i soldi?

TABACCAIO

Lei però…io cosa…?

FEDERICO RUFFO

Mi dica questo: erano tutte vincite regolari queste?

TABACCAIO

E certo che erano vincite regolari!

FEDERICO RUFFO

Quindi Raffaello ha vinto 3 volte 2111 euro nell’arco della stessa giornata… Era l’uomo più fortunato d’Italia. E ha vinto 200mila euro in 4 anni?

TABACCAIO

Penso… Penso di sì.

FEDERICO RUFFO FUORI CAMPO

In totale Bucci dai bonifici dalle vincite, vere o presunte, ha incassato circa 100 mila euro dal Lotto e altrettanti dai Gratta&Vinci e questo solo sul conto corrente a luiintestato sul quale salta all’occhio un altro dettaglio: nei sette giorni precedenti la suamorte c’è un’improvvisa impennata: in meno di due giorni incassa 14 vincite per un totale di 25mila euro. E potrebbe aver nascosto altro denaro.

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