Un gran bazar del furto lungo la Molfetta-Giovinazzo

Scoperta dalla finanza una Bmw M5 station wagon e oltre 100 parti meccaniche composte da centraline elettroniche, quadri di strumentazioni e chiavi per accensione per un valore di oltre 60mila euro

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di La RedazioneMolfettalive.it

Allora, prendete appunti: oltre 100 parti meccaniche composte da centraline elettroniche, blocchi di accensione, quadri di strumentazioni e chiavi utili ad avviare motori di diverse autovetture e numerosi arnesi da scasso tra cui flex, trapani, estrattori, tenaglie, cacciaviti, martelli, chiavi inglesi, pinze, seghe e scalpelli di varie dimensioni.

Sembra tutto il necessaire di una celebre scuola di ladri televisiva ma, invece, si tratta di un vero e proprio bazar del furto e della ricettazione, che è stato rinvenuto ieri a Giovinazzo dalla guardia di finanza della tenenza di Molfetta.

I militari, infatti, in attività di istituto lungo la provinciale che conduce a Molfetta, hanno intercettato un uomo, che, alla vista degli uomini in divisa, ha tentato di sottrarsi ad un eventuale controllo, dando vita ad un breve inseguimento. Prontamente inseguito, l'uomo è stato inevitabilmente bloccato nei pressi di un autoparco e sottoposto a perquisizione.

«L'approfondimento dei motivi per cui ha tentato di sottrarsi al nostro controllo – fanno sapere dalla tenenza – ci ha permesso di individuare un deposito di merce di provenienza furtiva».

Intuendo che l'uomo potesse nascondere qualcosa, atteso che alla loro vista lo stesso è apparso visibilmente imbarazzato, i finanzieri ai comandi del sottotenente Leonardo Rossi hanno proceduto ad un accurato controllo.

All’interno della superficie, ben sorvegliata da un altro uomo, i militari hanno rinvenuto una nuovissima Bmw M5 station wagon, del valore di 55mila euro, poi risultata essere provento di un furto denunciato qualche giorno prima a Modugno, nel barese.

L’ispezione è stata poi estesa a tre prefabbricati presenti nell'area, ove sono stati rinvenuti oltre 100 parti meccaniche composte da centraline elettroniche, blocchi di accensione, quadri di strumentazioni e chiavi utili ad avviare motori di diverse autovetture per un valore di oltre 60mila euro. E anche numerosi arnesi da scasso tra cui flex, trapani, estrattori, tenaglie, cacciaviti, martelli, chiavi inglesi, pinze, seghe e scalpelli di varie dimensioni e persino una pistola giocattolo sprovvista del tappo rosso.

L'intera area, dell'entensione di circa 400 metri quadrati per un valore complessivo di oltre 80mila euro, ed adibita al solo deposito della refurtiva, è stata posta sotto sequestro, mentre la Bmw M5 station wagon è stata restituita al legittimo proprietario.

I due uomini, invece, entrambi incensurati e di cui non sono state rese note le generalità, sono stati denunciati in stato di libertà alla procura della repubblica di Bari: entrambi dovranno rispondere del reato di ricettazione.

Individuati i ricettatori, sequestrate le oltre 100 parti meccaniche e l'intera area adibita a deposito della refurtiva, gli investigatori della tenenza di Molfetta puntano ora a scoprire le vie clandestine attraverso cui passavano le centraline elettroniche, i blocchi di accensione, i quadri di strumentazioni ed a identificare gli autori dei furti.

Persone, secondo le forze dell'ordine, assai esperte non solo a riconoscere le autovetture e le parti meccaniche da asportare, ma anche a trattarle con le dovute cautele in modo da evitare danni irreparabili. L'inchiesta, insomma, è in pieno fermento.

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