Ultima fermata. Azzollini sarà obbligato a scendere?

 

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La “casta” di maggioranza consiliare molfettese non è poi tanto diversa da quella romana, entrambe non vogliono discutere dell’incompatibilità della carica tra sindaco e senatore. 
La Giunta per le elezioni e immunità parlamentari del Senato, forse l’unica ad essere competente in materia, pur avendo all’ordine del giorno tale problematica dall’8 novembre prende tempo in ogni seduta rimandando sempre alla riunione successiva. Si è giunti anche all’assurda proposta di invitare in audizione, esperti in materia di Diritto Costituzionale. Per fortuna tale proposta, del senatore Balboni del Pdl, è stata respinta proprio perché è stato giudicato paradossale il ricorso all'audizione di esperti di diritto costituzionale per interpretare una sentenza della Corte Costituzionale.

Questo gioco delle parti ha, a nostro avviso, un solo obiettivo, quello di prendere tempo per formulare il verdetto nel momento più opportuno.
Forse mercoledì 21 dicembre potrebbe essere il giorno decisivo per risolvere e annullare il triplo incarico del sindacosenatorepresidente Azzollini; per quella data è convocata nuovamente la Giunta per le elezioni del Senato che, dopo essersi convocata lo stesso giorno della Giunta per le elezioni della Camera, il 14 dicembre u.s.,  ha rimandato la trattazione dell’esame degli effetti della sentenza della Corte costituzionale n. 277 del 2011 in materia di incompatibilità.
Però, dopo che i colleghi deputati della Camera, in data 14 dicembre 2011,  hanno accertato l'incompatibilità tra il mandato parlamentare e le cariche di sindaco di comune con popolazione superiore a 20 mila abitanti (ricoperte dai deputati Cristaldi, Luciano Dussin, Marini, Paroli, Traversa e Zacchera), sicuramente i senatori colleghi di Azzollini dovranno adeguarsi alla loro decisione decretando l’incompatibilità della sua carica obbligandolo all’opzione; e se i tempi saranno gli stessi della Camera, dal momento in cui il Presidente Schifani farà la sua comunicazione all’Aula, Azzollini avrà 30 giorni di tempo per scegliere.
 

Lo stesso Azzollini prende tempo; perché decidere, non c’è fretta, avere un piede in due scarpe è stato da anni il suo gioco preferito. E’ difficile scegliere tra,  fare il manovratore romano di contributi statali e il coordinatore locale della gestione degli stessi contributi, specialmente i milioni che si divideranno a fine anno tra i vari collegi senatoriali. Nell’attesa che qualcuno decida per lui, non rinuncia a nessuna delle due cariche; è anche una questione di stile.

Ma quel suo stile che molto spesso ben si sposa con l’arroganza e la difesa ad oltranza del proprio potere non può essere contrastato con la presentazione di un ordine del giorno in consiglio comunale. L’art. 69 del Testo Unico DL 267/2000 non si occupa di questo tipo di incompatibilità.
Molte volte si ha l’impressione che l’opposizione sia volutamente masochista e pur di fare sterile propaganda politica utilizza strumenti offensivi, per demolire l’avversario, che risultano poco efficaci e facilmente smontabili.
Allora bisogna convincersi che l’azione di contrasto a questa amministrazione comunale va fatta oltre che con l’azione ordinaria istituzionale in consiglio comunale, anche con una forte azione popolare nella città, ricorrendo, laddove necessario, all’azione penale.
Quello che accade in questa città non può essere cambiato dalla semplice denuncia politica, ci vogliono denunce coraggiose, anche agli organi giudiziari competenti, che mettano a nudo le quotidiane illegalità diffuse che sono sotto gli occhi di tutti anche nei semplici atti amministrativi. Non ci resta che incrociare le dita e sperare che il regalo di Natale per Azzollini giunga da Roma in anticipo.


 


 

8 Risposte a “Ultima fermata. Azzollini sarà obbligato a scendere?”

  1. gli affari sono talmente tanti e altrettanto remunerativi che non si può lasciare la poltrona. E poi la storia di non prendere lo stipendio da sindaco a chi la racconta.

  2. Scusate Vorrei farVi una domenda come si dice a Molfetta "alla Fmmnein".
    Se Molfetta avesse nel 2008 scelto come Sindaco l'Avv. Salvemini come sarebbe oggi Molfetta?

    Il porto, la bonifica ,i pesci nel mare,  I fruttivendoli per strada, i roghi notturni, la foresteria della capitaneria, il parco della 167, la raccolta differenziata, la pulizia della Città, ………………………………

    In ultimo la centrale elettrica su via Bitonto inquina o non inqina.

  3. matteo, occupati di educazione fisica…di far giocare a palla avvelenata i tuoi alunni…e il diritto lascialo stare agli adulti, visto che dimostri di capirne pochino. L'art. 69 del TUEL si occupa ESATTAMENTE di fattispecie come quella dell'incompatibilità e l'opposizione ha fatto una cosa SACROSANTA nel portare l'argomento in Consiglio costringendo la maggioranza a SCAPPARE con argomenti risibili, facendo l'ennesima magra figura. Tu pensa allo stretching, che a fare opposizione in questa città ci pensano gli altri…e per fortuna…

  4.  non voglio nè difendere e nè attaccare nessuno, ma credo che le affermazioni riportate in questo post siano giuste, l'art 69 e precedenti del testo unico non riguardano questo tipo di incompatibilità; e poi, se le opposizioni avessero operato nel giusto, come qualche commentatore dice, avrebbero  fatto ricorso al tribunale amministrativo se il presidente del consiglio comunale o la maggioranza avesse operato contro legge. ma questo non è avvenuto, nonostante ci siano soloni di avvocati in questa opposizione, quindi?

  5. sarebbe interessante,a questo punto, conoscere il testo dell'ordine del giorno e le iniziative successive messe in atto dall'opposizione dopo il Consiglio comunale

  6. caro matteo, se fossi in te sarei orgoglioso di essere un docente di ed.fisica, anzi i signori si sbagliano perchè oggi dovrebbero chiamarti dottore in scienze motorie:))) cher è l'invidia, loro non possono farlo.

  7. Affilate le lame, ricaricate le bombarde, suonate l’adunata si ricomincia la battaglia :-))…

I commenti sono chiusi.

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