Tutto ciò che sta accadendo alla “Nuova Molfetta” lo avevamo già detto a Paola Natalicchio

Dimissioni Spadavecchia

Il Movimento Liberatorio prende atto della crisi che si sta consumando all’interno della maggioranza di governo della “Nuova Molfetta” e ricorda il documento inviato a Paola Natalicchio il 13 Marzo 2013, con il quale si suggeriva una sorta di codice etico per la scelta dei candidati nelle liste che dovevano appoggiarla assieme a pochi, ma significativi, indirizzi programmatici. Lei non ha mai voluto ascoltarci ed ora paga un prezzo molto alto per non aver dimostrato ai molfettesi la vera e concreta discontinuità con il passato.

LETTERA APERTA A PAOLA NATALICCHIO  del 13 Marzo 2013

Siamo un gruppo di cittadine/i portatori di un’esigenza collettiva di partecipazione alla vita democratica della città. Proveniamo da percorsi diversi: molti di noi non sono mai stati iscritti a partiti, altri hanno un trascorso politico o d’impegno nell’associazionismo di base, che costituisce da sempre supporto e flusso ininterrotto di attività e mobilitazioni sul territorio. Un gruppo, quindi, eterogeneo che vede nelle differenti esperienze un punto di forza per meglio riconoscere e risolvere le questioni che riguardano il bene comune.

Siamo indignati per il declino morale che sembra inarrestabile nella nostra città e non più disposti a rilasciare deleghe in bianco, né a condividere un modo di fare politica caratterizzato da logiche consociative, trasformismi, consensi clientelari e comitati d’affari che feriscono la dignità e l’operosità della comunità. Il sistema di potere fondato sul voto di scambio, apparentemente in crisi dopo il ‘92 e che la sinistra d’opposizione non ha saputo efficacemente fronteggiare, è ancora in piedi. I danni da esso provocati sono gravissimi, il degrado sociale e l’illegalità diffusa nella città sono scivolati verso livelli assai più gravi del passato raggiungendo limiti di pericolose contiguità tra politica e criminalità. Molfetta, come l’Italia, è ad un bivio, dobbiamo scegliere se continuare a percorrere le vecchie strade o imboccare quelle di una trasformazione radicale. In questi lunghi vent’anni il controllo politico sull’attività amministrativa è stato timido se non elusivo, il patrimonio culturale e politico della sinistra prima, e del centro-sinistra dopo, si è sciolto come neve al sole grazie a conflitti permanenti e alle numerose scelte sbagliate rispetto a investiture dirigenziali e candidature al governo della città. Una proposta credibile di alternativa politica dunque, che possa essere percepita come un cambiamento reale e in assoluta discontinuità con il passato deve necessariamente passare attraverso scelte etiche, morali e di completo rinnovamento rispetto alle precedenti logiche politiche.

Oggi, pur non accettando le modalità con cui è stata presentata la candidatura di Paola Natalicchio e avvertendo una certa conflittualità all’interno del centro sinistra, riteniamo di poter aprire un dialogo con la candidata sindaco come garante in grado di sbloccare l’incomunicabilità politica ormai insostenibile causa le frequenti autoreferenzialità di sinistra e centro-sinistra locale.

Chiediamo pertanto a Paola Natalicchio di mettere intorno allo stesso tavolo le energie e le professionalità migliori di partiti e movimenti che in questi anni in città hanno fatto opposizione alle amministrazioni di destra, dentro e fuori il palazzo di città. Non proponiamo ulteriori candidature a sindaco né chiediamo poltrone, vogliamo che nel corso stesso di questa campagna elettorale parta subito a garanzia della coalizione alla guida di una sorta di governo ombra, composto da una squadra di cittadini attivi capace di affrontare, quartiere per quartiere, le emergenze socio-economiche della città. In tal modo la cittadinanza percepirebbe la novità assoluta di conoscere e vedere all’opera i futuri amministratori prima della loro elezione, novità che garantirebbe a partiti e movimenti della coalizione il pieno rispetto degli accordi programmatici presi.

Riteniamo questa proposta una vera e propria RIVOLUZIONE CULTURALE se è vero che nelle ultime consultazioni politiche i cittadini insieme all’assenteismo hanno espresso un voto di protesta contro consorterie, lobby partitiche e vecchie maniere di considerare e fare politica. Il segnale forte da dare alla città siamo convinti non possa prescindere dall’adozione di un codice etico nella scelta delle candidature per la futura classe dirigente che non si limiti all’esclusione di chi ha partecipato alle giunte di Azzollini ma si estenda a chiunque negli ultimi 30 anni abbia ricoperto importanti cariche di governo e gestione amministrativa (sindaci, assessori, presidenti di Consiglio, dirigenti, responsabili di aziende e/o municipalizzate, revisori dei conti, ecc.). Un processo necessario questo per ridare fiducia al paese e mostrare il cambiamento nei fatti più che nelle parole.

Le donne e gli uomini cioè candidati o nominati per realizzare gli obiettivi del programma stabilito dovranno garantire:

– impegno a svolgere con coerenza, presenza costante, onestà, rigore morale e trasparenza l’incarico assunto per non più di due mandati;

– di non avere conflitti di interesse con la propria attività socio-lavorativa (vedi crescente fenomeno di eletti tra coordinatori-gestori di sindacati/patronati, ecc.) al fine di evitare la “doppia tutela” della “mediazione dei diritti”, e sviluppare la partecipazione civica attiva del cittadino presso le istituzioni;

– di non essere stati condannati per reati attinenti la pubblica amministrazione e non;

– la sospensione da ogni carica e/o incarico amministrativo in caso di procedimento giudiziario a carico e/o condanna per reati contro la Pubblica Amministrazione e qualunque altro reato che possa interferire con la perdita di onorabilità della persona.

Queste le “azioni” che riteniamo urgenti da compiere da parte del “governo ombra” per avviare la costruzione del futuro in attesa di elaborare e concordare il programma di governo settore per settore.

1) Memoria storica

Poiché la storia di questa città e il suo futuro non possono prescindere dalla ricostruzione della verità sulle responsabilità politiche e morali del grave fatto di sangue che ne sconvolse nel ‘92 la pacifica convivenza civile AVVIARE subito una riflessione e un dibattito pubblico sulla riapertura del processo per l’OMICIDIO CARNICELLA con la richiesta di costituzione di parte civile del Comune nell’eventuale dibattimento.

2) Ambiente

Considerando il mare una risorsa turistica ed economica essenziale per la città ELABORARE un documento che chieda al Commissario Prefettizio, al Presidente della Regione e al futuro Presidente del Consiglio dei Ministri un’informazione trasparente sulla reale situazione della BONIFICA BELLICA ivi in corso e sulla natura degli ordigni ritrovati; in particolare deve essere chiarita la paradossale situazione esistente a TORRE GAVETONE dove persiste un divieto di balneazione ma mancano risposte dettagliate sugli effettivi pericoli che migliaia di ignari bagnanti corrono quotidianamente; a tal proposito VALUTARE l’ipotesi di variare il progetto del NUOVO PORTO recuperando e utilizzandone i fondi per la bonifica dei fondali; CONVOCARE inoltre per SABATO 16 MARZO una conferenza pubblica in cui le forze politiche e sociali del centro-sinistra elaborino delle osservazioni presentabili entro e non oltre il 28 marzo in merito alla procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale del progetto di un METANODOTTO che serva gas alla centrale POWERFLOR e definiscano un programma di iniziative per l’elaborazione di un PIANO ENERGETICO comunale strettamente correlato al ciclo dei rifiuti.

3) Sicurezza

È noto come il problema sia al primo posto nelle esigenze dei cittadini tutti. Molfetta negli ultimi 20 anni si è espansa notevolmente e il territorio da controllare è diventato cinque volte più grande rispetto al passato mentre l’organico delle forze dell’ordine è rimasto lo stesso; OCCORRE perciò da parte del Commissario Prefettizio la nomina al più presto di un COMANDANTE ad interim, scelto all’interno del corpo di Polizia Municipale, come da prescrizione di legge e un utilizzo più efficace del personale stesso. A riguardo crediamo sia giunto il momento di chiedere alle società sportive e a chi organizza eventi culturali a pagamento di provvedere privatamente alla sicurezza dei partecipanti e non per mezzo di agenti di P.M. e Carabinieri che in quelle ore si destinerebbero ad altre mansioni utili alla colletività. AGGIUNGIAMO che dal momento che il comando di Polizia Municipale, oltre alla pausa dalle 14 alle 16, ha un’altra lunga pausa dalle 22 alle 8 del mattino seguente il controllo del territorio attraverso le telecamere dovrebbe essere affidato direttamente ai Carabinieri, la cui caserma è aperta 24 su 24. In più un coordinamento degli operatori del traffico della Multiservizi potrebbe sostenerne e rafforzarne le azioni. Anche il drastico stop all’espansione urbana e la riqualificazione del costruito esistente oltre a ridurre il consumo di territori agevolerebbe non di poco il controllo e la sicurezza delle aree urbanizzate. Riteniamo altresì opportuno prima ancora che diventi un organismo comunale, come previsto dalla delib. n. 48 del 30 giugno 1997 mai realizzata, CREARE un COMITATO DI MONITORAGGIO DEI FENOMENI DELINQUENZIALI con finalità di:

a) un’osservazione costante del territorio con segnalazione di qualsiasi tipo di illegalità e abusivismo; b) la creazione di guardie civiche ambientali volontarie, in collaborazione con l’associazionismo di base (da non confondere con le “ronde leghiste” o “guardie ambientali-ecozoofile”); c) l’elaborazione in collaborazione delle scuole e delle agenzie educative del territorio di progetti di prevenzione della devianza minorile, dispersione scolastica e inclusione sociale per ex detenuti; d) controllo sulla trasparenza amministrativa e sulla regolarità degli appalti pubblici.

4) Abusivismo

In riferimento a pratiche di abusivismo CHIEDERE subito al Commissario di predisporre un’ORDINANZA per eliminazione della presenza di ambulanti nel Centro Urbano nel quadrilatero delimitato dalle vie Grittani, Calabrese, Amato, Cozzoli, Mezzina, Pomodoro, Baccarini, P.zza A.Moro, L.da Vinci, Fornari, Balice, Cagliero, G.De Candia, Viale Giovanni XXIII, S. Francesco d’Assisi, Vico 14° M. dei Martiri con scomparsa totale degli espositori esterni agli esercizi commerciali; DENUNCIA sulle irregolarità dell’appalto per la concessione dei box del Mercato diffuso; promozione nella restante parte della città e nelle zone d’espansione di NUOVI SPAZI URBANI destinati al commercio fisso e itinerante.

Invitiamo altri cittadini ad aderire al nostro appello. I firmatari:

Mario Albrizio, Michele Altomare, Dino Aurora, Alfonso Balducci, Luciana Binetti, Domenico Brattoli, Gaetano Camporeale, Maria Cappelluti, Nicolò del Vescovo, Matteo d’Ingeo, Gaetano Di Stefano, Marco Di Stefano, Giuseppe Fiorentino, Laura Fusillo, Danilo Masiello, Vincenzo Mastromauro, Patrizia Mongelli, Rosa Mongelli, Tonino Pisani, Nicola Fortunato Poli, Nunzia Scardigno, Nicolò Spaccavento, Pino Spadavecchia, Tiziano Spadavecchia, Luigi Tedesco.

foto da giusipitari.blogspot.it

Il 16 Marzo 2013 Paola Natalicchio rispondeva al nostro documento con una nuova lettera

La candidata sindaco Paola Natalicchio risponde alla lettera dei 25 cittadini attivi

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