Truffa all’Unione europea, sequestrato frantoio

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È di ieri la notizia di un’operazione compiuta lo scorso 5 ottobre a Molfetta dal Corpo Forestale dello Stato.

Agenti del comando stazione di Ruvo di Puglia hanno eseguito un’ordinanza di sequestro emessa dal giudice per le indagini preliminari di Trani, Margherita Grippo, su richiesta della procura. I sigilli sono stati apposti a un frantoio oleario.

Gli inquirenti non hanno reso noto il nominativo del proprietario dello stabilimento.

L’ipotesi di reato contestata é quella di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Nello specifico si tratterebbe del premio relativo al cosiddetto “regime di pagamento unico” previsto dal regolamento comunitario 73 del 2009 che, insieme al precedente regolamento n. 1.782 del 2003, ha rivoluzionato la Pac (politica agricola comune).

Dalle indagini condotte dai Forestali e coordinate dal sostituto procuratore Antonio Savasta è emerso che il noto imprenditore, proprietario e conduttore di diversi terreni, per lo più oliveti, si sarebbe procurato indebitamente, dal 2006 al 2011, un premio di oltre 180mila euro. E altrettanto si accingeva a fare per l’annata agraria in corso.

Secondo gli inquirenti la truffa consisteva nell’includere nelle domande di premio superfici di terreni non proprie, che l’uomo attestava falsamente di condurre in comodato. Il regolamento comunitario in materia prevede che qualora la superficie “illegale” superi il 20% dell’intera superficie condotta, si applichi la decadenza totale del premio per tutte le annate in cui è avvenuta la fruizione.

La truffa si sarebbe materializzata mediante l’uso di atti falsi, con riferimento al titolo di conduzione, e di artifici e raggiri.

Il sequestro dell’azienda è avvenuto per equivalente patrimoniale, cioè fino alla concorrenza della somma ritenuta frutto di truffa. Un ausiliario di polizia giudiziaria ha collaborato con i Forestali al fine dell’esatta stima dei beni sequestrati.

Personale del Nucleo Agroalimentare del corpo ha poi eseguito controlli sull’attività di vendita di prodotti agricoli e trasformati da parte dell’indagato, accertando diverse infrazioni alla normativa sulla rintracciabilità e l’etichettatura, per un ammontare di 10mila euro.

Le indagini dei Forestali sugli aiuti comunitari nel settore agricolo proseguiranno nelle prossime settimane.

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