Vagoni affollatissimi, col rischio di rimanere a terra o arrivare in ritardo al lavoro. Le immagini dei treni stracolmi viaggiano sui social network, in concomitanza con l’avvio del nuovo orario estivo di Trenitalia. “Negli orari di punta, la mattina per recarsi in ufficio, ci sono appena un paio di treni: erano il doppio“, racconta Francesco Corallo, partito da Palese per raggiungere Bari intorno alle otto. Idem al rientro, visto che da Bari centrale alle ex frazioni nord (Palese e Santo Spirito) e ai comuni limitrofi (Giovinazzo in primis) nel pomeriggio la frequenza delle corse si riduce in media a una ogni ora e mezza, solo per citare un esempio.
Le proteste erano cominciate già a giugno, quando Trenitalia aveva annunciato il nuovo orario estivo con “collegamenti e orari comodi per raggiungere le località turistiche della Puglia con i treni lasciando a casa l’auto – aveva scritto la società dei trasporti in un comunicato – garantendo comunque i collegamenti in fascia pendolare“.
I viaggiatori che usufruiscono del servizio ferroviario metropolitano avevano denunciato invece il taglio di alcune corse fondamentali. Sul caso si era attivato anche il presidente del consiglio comunale barese, Michelangelo Cavone, che aveva strappato a Trenitalia l’impegno di aggiungere un regionale con partenza da Barletta alle 7.18 e arrivo a Bari alle ore 8.09 e dal 29 luglio il ripristino del treno con partenza da Bari alle 13.08 e arrivo a Barletta alle ore 14.09. I treni erano stato poi riattivati su insistenza della Regione.
“L’impegno non è stato sufficiente. Con l’inizio dell’orario estivo queste sono le condizioni in cui si viaggiava stamattina nel regionale delle 7.30. Manderò questo video ad Rfi chiedendo spiegazioni“, scrive ora Cavone postando le immagini del primo giorno col nuovo orario. Le immagini sono state inviate dai pendali al presidente della Regione, Michele Emiliano.
fonte: Silvia Dipinto – bari.repubblica.it