Così si presenta oggi quell’angolo di strada in Via F.Carabellese, all’incrocio con via G.DiVittorio, deturpato per anni da una postazione commerciale di ortofrutta voluta dal sindaco Azzollini secondo un piano di commercio suggerito da alcune “famiglie”. Quell’occupazione di suolo pubblico, non sempre pagato, risultava anche inidonea rispetto alla centralina del gas presente a un metro di distanza.
La postazione in via Rattazzi 41, dopo le numerose segnalazioni e denunce, da un mese è disattivata. E’ stata restituita alla comunità quella porzione di strada e marciapiede che si occupava abusivamente.
Anche in via Palestro la postazione è disattivata mentre il marciapiede e la strada sono tornati ad essere un bene comune.
Mentre la postazione di via Cap.Magrone resiste ancora. Quanto più è potente la “famiglia” che occupa abusivamente la strada e il marciapiede, tanto meno è la capacità persuasiva della Polizia Municipale nel far rispettare le regole.
La loro forza è la complicità, forse involontaria, della cittadinanza.
L’errore è considerarla vittima: se i cittadini avventori evitassero di comprare la merce in quei posti, li costringerebbero a chiudere. Invece la cittadinanza, complice, pensa di risparmiare 10 “soldi” al kg, ma alla fine paga migliaia di “soldi” in più al malaffare che si fa stato nello stato.