La richiesta ha avuto parere favorevole della prima commissione, che aveva già aperto la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale e funzionale, dopo una serie di esposti in cui Savasta, assieme a un collega della stessa Procura, veniva accusato di far parte di una “rete di conoscenze” con avvocati, amministratori locali, imprenditori e persone appartenenti alle forze dell’ordine che influenzerebbero le indagini.
L’iniziativa nasce al termine di una prima istruttoria effettuata dal Csm che in questi mesi ha avuto per protagonista gli uffici giudiziari tranesi, al centro di una rete fitta e incrociata di veleni a tutti i livelli. Tutto è cominciato un paio di anni fa quando un gip in passato in servizio a Trani, Roberto Oliveri del Castillo, dà alle stampe un romanzo, ‘Frammenti di storie semplici”‘, nel quale racconta le “malefatte” che avvengono proprio in un piccolo tribunale di provincia.
Il pm Savasta è sotto processo a Lecce per concussione per induzione nei confronti di un imprenditore, indotto a vendere un terreno adiacente alla sua masseria.