Traffico di stupefacenti e armi, 22 arresti tra Italia, Albania, Olanda, Inghilterra e Germania – NOMI e VIDEO

Ieri la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza con cui si dispone la misura cautelare della custodia in carcere, emessa dalla Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 22 esponenti di un’associazione criminale transazionale italo-albanese dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, di armi e di un’altra associazione criminale attiva nello spaccio di stupefacenti tra Andria e Cerignola.

Questi i provvedimenti cautelari eseguiti:
1. ASSELITI Giuseppe, nato a Barletta, classe ’71;
2. BARILE Andrea, nato a Barletta, classe ’73;
3. BIMI Denis, nato a Scutari (Albania), classe ’90;
4. CORATELLA Nicola, nato ad Andria, classe ’61;
5. CURCI Gerardo, nato a Cerignola, classe ’73;
6. DI BARI Rosa, nata ad Andria, classe ’77;
7. GARGIULO Ciro, nato a Lettere (NA), classe ’63;
8. PESANTE Michele, nato a Manfredonia (FG), classe ’74;
9. PICCOLO Savino, nato a Barletta, classe ’69;
10. RIONDINO Giuseppe, nato a Barletta, classe ’76;
11. RIZZI Giuseppe, nato a Barletta, classe ’74;
12. SYLJA Besmir, nato a Shkoder (Albania), classe ’94;
13. TOCCO Rocco, nato a Foggia, classe ’55;
14. VACCINA Raffaele, nato ad Andria, classe ’75;
15. DELAJ Luan, nato in Albania, classe ’70.

L’attività di localizzazione in Albania di alcuni destinatari dell’odierna misura restrittiva, si è svolta con la cooperazione del Dipartimento di Polizia Criminale e dell’Ufficio Interpol della Polizia di Stato albanese (Policia e Shtetit), in sinergia con l’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza in Albania e la III Divisione Interpol del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.

Le indagini condotte dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile, con la collaborazione del Commissariato di Trani, si sono sviluppate a seguito dell’omicidio di Francesco Ferrante, alias Geppetto, avvenuto a Trani nel gennaio del 2015, ucciso con una fucilata alla testa mentre si accingeva a chiudere il suo circolo ricreativo. Le complesse investigazioni hanno consentito di accertare anche come il cruento fatto di sangue sia maturato nel mondo degli stupefacenti in cui il Ferrante tentava di imporsi.

Gli sviluppi investigativi condotti ad ampio raggio hanno permesso di documentare come in due distinte aree del nord barese, una compresa tra Cerignola e Foggia e una tra Andria e Barletta, operassero due organizzazioni criminali tra loro collegate, che seppur non coinvolte nel cruento fatto di sangue, erano dedite al traffico internazionale di droga. A gestire l’importazione dello stupefacente dall’Olanda, Germania e Albania era un cittadino albanese che attraverso propri connazionali domiciliati nel nord Europa, forniva alle organizzazioni criminali operanti sul territorio italiano, cocaina ed eroina di ottima qualità, oltre ad ingenti quantitativi di marijuana e hashish, tessendo una rete che si sviluppava anche in Olanda, Germania ed Inghilterra.

In particolare la droga giungeva mediante corrieri che al fine di eludere i controlli delle forze dell’ordine, si avvalevano di sistemi di occultamento quali doppi fondi installati sulle autovetture. La città di Foggia rappresentava una vera e propria centrale operativa; nel capoluogo dauno, infatti, arrivavano ingenti quantitativi di stupefacenti che venivano poi smistati in altre località quali Cerignola, San Salvo, Pescara e Barletta; in seguito altri brokers provvedevano a cedere le partite di droga ai vari acquirenti provenienti da altre regioni d’Italia.

Nel corso delle indagini sono stati registrati anche alcuni contrasti con altre organizzazioni criminali operanti nel foggiano, prontamente bloccati sul nascere attraverso mirate attività di polizia giudiziaria tanto che, proprio a Foggia, la sera del 5 Ottobre 2016 è stato arrestato un pregiudicato allorquando gli investigatori riscontravano che questi, armato di una pistola semiautomatica, era alla ricerca dello scontro con i propri rivali, scongiurando così più gravi episodi.

Numerosissimi i riscontri investigativi: 20 arresti in flagranza di reato ed il sequestro di oltre 440 chilogrammi di stupefacente tra cocaina, eroina, hashish e marijuana. A tal riguardo in costanza delle indagini sfociate nell’odierna misura cautelare, erano state sviluppate numerose attività già note alla cronaca giudiziaria:

– a Grottaminarda, 17 settembre 2015 – Sequestro di chilogrammi 21,540 di marijuana, operato nel corso dell’arresto di Andrea Todisco;
-a Grottaminarda, 12 ottobre 2015 – Sequestro di chilogrammi 49,500 di marijuana, operato nel corso dell’arresto di Tommaso Naclerio, Francesco Longobardi e Antonio Di Martino;
-a Foggia, 16 marzo 2016 – Sequestro di chilogrammi 2,060 di eroina, operato nel corso dell’arresto di Luigi Bevilacqua e Annamaria Gualano;
-a Margherita di Savoia, 15 aprile 2016 – Sequestro di chilogrammi 4,760 di hashish e grammi 4,8 di cocaina, operato nel corso dell’arresto di Giuseppe Riondino;
-a Foggia, 22 aprile 2016 – Sequestro di chilogrammi 6,020 di marijuana operato nel corso dell’arresto di Vito Erinnio;
-a Pescara, 8 agosto 2016 – sequestro di chilogrammi 5,544 di cocaina, operato nel corso dell’arresto di Rarniz Smajlaj;
-a Foggia, 7 settembre 2016 – rinvenimento e sequestro di chilogrammi 240 di marijuana, operato nel corso di un sopralluogo effettuato in un in box sito in Borgo Segezia;
-a Foggia, 12 settembre 2016 – sequestro di chilogrammi 100 di marijuana ed una carabina semiautomatica di fabbricazione belga, calibro 30, corredato di cartucce, operato nel corso dell’arresto in flagranza di Paul Mandrescu, Roberto Alexa, Armand Rameta e Merlin Myftaraj.
-a Foggia, 5 ottobre 2016 – sequestro di una pistola semiautomatica marca CZ. mod. 85 di nazionalità cecoslovacca, con matricola abrasa, corredato di caricatore contenente 12 cartucce stesso calibro, operato nel corso dell’arresto, in flagranza di reato, di Besnik Delaj;
-a Foggia, 7 ottobre 2016 – sequestro di chilogrammi 9,519 di marijuana, operato nel corso dell’arresto, in flagranza di reato, di UKU Denis e della D.P.L. nei confronti di Patryk Radosiaw Wisniewski;
-a Foggia, 7 ottobre 2016 – sequestro di un fucile automatico Breda calibro 12, corredato con 28 cartucce stesso calibro 12, nonché 17 cartucce inesplose calibro 380 G.F.L. e n. 8 cartucce calibro 7,65, operato nel corso della denuncia, in stato di libertà di Abas Vrapi;
-a Signa (FI), 7 Ottobre 2016 – sequestro di grammi 960,63 di marijuana, operato nel corso dell’arresto, in flagranza di reato, di Aleks Myftari, Bilal Abedinaj, Azis Dalipaj e Shenri Xapxhiu.

A dimostrazione della pericolosità dell’organizzazione criminale colpita dall’odierna operazione, le indagini hanno dimostrato come gli arrestati disponessero di armi pronte all’uso ed infatti sono state sequestrate una carabina semiautomatica cal. 30, una pistola semiautomatica cal. 9×21 ed un fucile semiautomatico Breda calibro 12 nonché la somma di 30mila euro.

L’intervento della Polizia di Stato, ha visto il coinvolgimento delle Squadre Mobili di Foggia, Napoli, Pescara, Chieti, Milano, Firenze, Brindisi, Bergamo, Forlì/Cesena; dei Commissariati di P.S. di Barletta, Andria, Manfredonia, Cerignola; dei Reparti Prevenzione Crimine delle unità cinofile. Inoltre vi è stato il supporto aereo del Reparto Volo della Polizia di Stato e sono state eseguite anche catture internazionali con l’ausilio dell’Interpol.

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