Fonte: http://www.casateonline.it/…
CC di Merate scoprono un traffico di mezzi d’opera tra Italia e Bulgaria. Identificati e arrestati i due responsabili del furto di escavatori a Bulciago.
Contanti per 7.200 euro, 3 camion, 2 autovetture e un martello demolitore del valore di circa 50.000 euro.
Da sinistra il maresciallo Emanuele Peritore e il luogotenente Vincenzo Pistininzi
Questi i beni sequestrati dai militari del nucleo radiomobile di Merate nel corso di una lunga operazione di intelligence, basata su appostamenti e perquisizioni tra Osnago, Brugarolo, Liscate e Concorezzo, che ha portato alla denuncia per ricettazione e all’arresto di due uomini di nazionalità bulgara. Zlatko Milanov e Biser Blagdev Kitov, pregiudicati classe 1972 e 1981, erano coinvolti in un vasto traffico di automezzi d’opera rubati tra l’Italia e la Bulgaria, messo in luce grazie alla collaborazione tra i militari di Merate, Vimercate e Monza.
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Zlatko Milanov e Biser Blagdev Kitov
Sarebbero i due bulgari i responsabili del furto di 5 escavatori, per un valore di 180.000 euro, presso la ditta “Top Car s.r.l.” di Bulciago, avvenuto il 30 agosto. La chiave del parcheggio del centro industriale “Le Foglie” di Osnago, dove sono stati rinvenuti i grossi mezzi utilizzati per il furto, è stata trovata in possesso di uno dei due malviventi e ha permesso così di incastrarli e scoprire il vasto traffico. Proprio dal furto di Bulciago ha avuto inizio l’indagine degli uomini del capitano Giorgio Santacroce e del luogotenente Vincenzo Pistininzi.
“Una volta restituita la refurtiva abbiamo proceduto al sequestro dei due camion” hanno spiegato il maresciallo Emanuele Peritore e il comandante del Norm Vincenzo Pistininzi “I mezzi sono stati lasciati nel parcheggio di Osnago e abbiamo proceduto ad alcuni appostamenti per verificare eventuali movimenti sospetti”. Dopo qualche giorno i mezzi sono spariti dal piazzale e i militari di Merate hanno diramato una nota di ricerca segnalando l’accaduto.
“Qualche giorno fa abbiamo ricevuto comunicazione che i due mezzi erano stati rinvenuti a Brugarolo (il più grosso) e Liscate (Mi). Ci siamo immediatamente riattivati disponendo nuovi appostamenti nelle due zone. Dalle indagini è emerso che si trattava dei due mezzi coinvolti nel furto di Bulciago. Al camion più piccolo era stata cambiata la targa, sempre di nazionalità bulgara, a dimostrazione della malafede dei responsabili. Quello più grande, dotato di bisarca per il trasporto di vetture, nel corso della scorsa notte è stato spostato da Brugarolo a Concorezzo, nei pressi della dogana”.
È lì che i due malviventi sono entrati in scena e hanno caricato sul grosso mezzo una Fiat Seicento e una Bmw. Il controllo delle auto non ha portato a nulla di irregolare così come un ulteriore controllo sul camion, ma è nelle abitazioni dei due a Carugate che i militari hanno trovato materiale per incastrarli. Lì è stato rinvenuto un terzo camion senza targa che conteneva, ben nascosto sotto pannelli isolanti di colore giallo, un martello demolitore di grosse dimensioni e del valore commerciale di circa 50.000 euro. Interrogati in merito, i due bulgari non hanno saputo dare una spiegazione. Nei loro appartamenti, dove vivevano con molte altre persone, sono stati rinvenuti 7.200 euro in contanti e una vera e propria officina con materiali di ogni genere.
“Kitov era la mente del gruppo e viveva in una villa in compagnia di un’italiana, con tanto di Porsche parcheggiata in garage” ha spiegato Pistininzi “I mezzi d’opera venivano trafugati dai cantieri e trasportati sui camion a cui veniva cambiata la targa per non renderli riconoscibili. Poi la merce finiva al porto di Molfetta e da lì alla Bulgaria, attraverso Albania e Serbia”. I due malviventi sono ora in stato di detenzione presso la casa circondariale di Monza. Le indagini per identificare il proprietario del martello demolitore sono ancora in corso.