L’Ordinanza numero 03/2013, recita:
“Che dal 22.01.2013 al 24.01.2013 (con riserva in caso di avverse condimeteo il 25.01.2013) dalle ore 08.00 alle ore 18.00 (ora locale), all’interno della zona di mare avente centro nel punto di coordinate LAT.43°41’15”N – LONG. 013°30’30”E e raggio di 1(UNO) miglio (come da stralcio di carta nautica allegato), si svolgeranno operazioni di distruzione di materiale esplosivo da parte del personale del Nucleo SDAI di Ancona.
In ogni caso, non sono state mai valutate le conseguenze e i danni ambientali provocati da questo genere di inquinamento bellico.
D’altronde, gli anglo-americani e la Nato hanno trasformato i mari d’Italia (al largo del Gargano, al largo di Pesaro, al largo di Napoli, al largo dell’isola di Ischia, al largo di Bari e Molfetta) in una immensa discarica e nessun governo italiano ne ha chiesto conto agli “alleati”. Grazie alla complicità dei governi tricolore. A rimetterci, in primis, i lavoratori del mare e la salute dell’ignara popolazione italiana. Infatti, uno studio dell’Icram (Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica Applicata al Mare, accorpato all’Ispra con decreto legge 112 del 25 giugno 2008), dimenticato in un cassetto istituzionale, ha evidenziato la grave situazione nonché la correlazione con l’insorgenza di patologie tumorali e malformazioni.
Non solo: la cosiddetta Alleanza Atlantica, col beneplacito dei governanti italioti per conto terzi, si è macchiata nei mari italiani, in particolare nell’Adriatico di numerose stragi di pescatori, a tutt’oggi, purtroppo impunite, come nel caso dell’Angelo Padre di Giulianova, barca colata a picco nel corso di un’esercitazione segreta, esattamente nell’anno 1983. E più recentemente, nel 2006, la motobarca Rita Evelin di San Benedetto del Tronto. Nel caso del Francesco Padre, una barca di Molfetta, sulla quale hanno perso la vita il 4 novembre 1994, ben 5 onesti lavoratori del mare ed un cane, la rogatoria della Procura della Repubblica di Trani è stata respinta dalla Nato ed ignorata dal governo Monti che, addirittura, non ha dato alcuna sollecitazione al doveroso atto giudiziario. Cose che accadono in una colonia USA e non in uno Stato di diritto.
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