tratto dal blog www.chiaianodiscarica.it
Lettera aperta a firma di 50 MEDICI E BIOLOGI ITALIANI
La lettera che segue è stata inviata più di 10 giorni fa a “Repubblica”, ma nonostante le sollecitazioni non è stata pubblicata. I mittenti hanno deciso allora di inviarla a diversi giornali nella speranza di ottenere la visibilità richiesta.
La lettera è in difesa della dottoressa Patrizia Gentilini, letteralmente “aggredita” verbalmente dal presidente della Provincia di Firenze (oggi candidato sindaco) dopo che la Gentilini si era permessa di esprimere – da oncologa – il suo parere fortemente contrario agli inceneritori e termovalorizzatori (quelli che i medici di mezza Italia ormai chiamano più correttamente “cancrovalorizzatori”).
Noi, ovviamente, la pubblichiamo: non solo in difesa della dottoressa Gentilini, ma anche perché tutto questo sia di monito a chi, anche nella nostra Provincia, sta basando la sua campagna elettorale sulla “soluzione definitiva” al problema rifiuti, pensando di installare cancrovalorizzatori anche in casa nostra (fonte: ilponente.com, la voce di Savona e provincia)
Gent.mo Direttore
nell’edizione di Firenze di Repubblica del 25 febbraio scorso è riportato l’articolo sull’apertura della causa civile per diffamazione intentato dalla dr.ssa Patrizia Gentilini nei confronti del presidente della Provincia di Firenze e candidato a sindaco del capoluogo toscano, Matteo Renzi.
“Non sono Maga Magò", oncologa fa causa a Renzi, clicca qui
Nel corso di una trasmissione televisiva sui problemi dell’incenerimento dei rifiuti e dei possibili effetti sulla salute è emerso tutto il livore di chi, pur di difendere l’attuale gestione del problema, poco si cura del notevole incremento di malattie che potrebbero essere correlate con l’inquinamento ambientale: ci preoccupa, in particolare, il drammatico aumento (del 2% annuo: 20% in 10 anni!) dei tumori infantili (1).
La dr.ssa Gentilini ha lavorato nel campo dell’oncologia pubblica per circa trenta anni, a stretto contatto con i malati e i loro familiari, dimostrando una professionalità ed una umanità indiscutibili.
In ottemperanza all’art. 5 del Codice Deontologico dell’Ordine dei Medici, cui appartiene e di cui è referente per l’ambiente per l’Ordine di Forlì-Cesena, è da sempre impegnata per la Prevenzione Primaria, che trova nella difesa dell’ambiente il punto cruciale della tutela della salute pubblica.
Come oncologa, ha rivolto particolare attenzione all’incremento della patologia neoplastica, anche in ragione del fatto che la letteratura specialistica internazionale ha documentato negli ultimi anni un allarmante incremento di quasi tutte le neoplasie, soprattutto nelle giovani età e nel sesso femminile (1, 2).
Esistono dati allarmanti che riguardano non solo l’Italia, ma anche la Francia e l’Inghilterra, che dimostrano l’alta incidenza tumorale nelle aree intensamente industrializzate e in particolare anche in quelle prossime ad inceneritori (3, 4).
Su problemi tanto delicati, che riguardano la salute pubblica e l’avvenire di tutti i cittadini e dei nostri figli, si deve dimostrare sempre e dovunque la stessa attenzione e la stessa preoccupazione da parte di tutti. Pur riconoscendo che si possano avere pareri differenti sulle soluzioni da adottare, sarebbe opportuno che chiunque rivesta ruoli istituzionali, prima di affrontare simili argomenti, si documentasse e imparasse a discuterne, specie in sedi pubbliche, con educazione, moderazione e senso di responsabilità.
Il sig. Renzi, invece, non ha soltanto affrontato problematiche tanto delicate e complesse con incredibile leggerezza, ma si è addirittura permesso di usare toni ingiuriosi e sprezzanti, nei confronti di una seria e stimata oncologa. Il breve elenco bibliografico al termine di questa lettera, è dedicato al sig. Renzi perché possa iniziare a documentarsi: potrà trovare, se lo vorrà, amplissima documentazione scientifica sull’argomento.
I medici e biologi firmatari di questa lettera non si limitano a esprimere piena solidarietà nei confronti della dr.ssa Gentilini, per incoraggiarla a proseguire in un impegno che è anche il loro, ma invitano tutti i colleghi e gli uomini di scienza a ricordare le accorate parole del prof. Tomatis, uno dei maggiori oncologi e ricercatori europei, recentemente scomparso, che a proposito della prassi irresponsabile di bruciare i rifiuti, ha dichiarato pubblicamente: “Le generazioni future non ce lo perdoneranno”.
Caro Direttore tramite il suo giornale rivolgiamo questo invito a riflettere sui preoccupanti problemi dell’ambiente non solo ai suoi lettori, ma soprattutto ai politici ed agli amministratori del nostro territorio sempre più devastato da uno sviluppo vorace e inquinante.
Crediamo utile porgere questo appello soprattutto a chi si candida al ruolo di primo cittadino di una grande città, ricordandogli che tra i doveri specifici di un sindaco dovrebbe esserci quello di tutelare la salute dei propri concittadini oltre che di ascoltarli sempre con attenzione e rispetto. La ringraziamo per lo spazio e l’ascolto che ci ha voluto accordare.
Bibliografia:
(1) Rapporto Annuale 2008 realizzato da AIRTUM, clicca qui
(2) Rapporto Annuale 2008 realizzato da AIRTUM “I Tumori nelle donne” www.registri-tumori.it, clicca qui
(3) «Etude d’incidence des cancers à proximité des usines d’incinération d’ordures ménagères» 2008 Secrétariat du Département santé environnement, Institut de veille sanitaire 12 rue du Val d’Osnes 94415 Saint-Maurice Cedex;
(NOTA dello staff di chiaianodiscarica.it: riguardo lo studio di cui sopra, per la versione originale in francese, clicca qui / per la versione tradotta in italiano, clicca qui. Il documento in italiano è disponibile su chiaianodiscarica.it dal 5 luglio ‘08. Si ringraziano A.S. e F. Spinosa per la traduzione.)
Per scaricare altri file dalla sezione DOCUMENTI di chiaianodiscarica.it, clicca qui –
(4) “The Health Effects of Waste Incinerators” 4th Report of the British Society for Ecological Medicine Second Edition June 2008, clicca qui (fonte: ecomed.org.uk)
Firenze, 4 Marzo 2009
Romizi Roberto, Presidente ISDE Italia
Pizza Giancarlo, Presidente Ordine dei Medici di Bologna
Miserotti Giuseppe, Presidente Ordine dei Medici dei Medici di Piacenza
Abbate Giuseppina, ISDE, Palermo
Baracca Angelo, Firenze
Bartolini Federico, Medico di Med Generale, Geriatra, Forlì
Bevilacqua Riccardo, Forlì
Bolognini Michelangiolo, Medico Igienista, ISDE Pistoia
Borgo Stefania, Psichiatra, Roma
Burgio Ernesto, Pediatra, Comitato Scientifico ISDE, Palermo
Carpentero Gino, Medicina Democratica, Firenze
Cigala Fulgosi Francesco, Psichiatra, Ferrara
Comella Giuseppe, Oncologia – Ist . Pascale, Napoli
Crosignani Paolo, Medico Epidemiologo Istituto Tumori, Milano
Cristalli Mauro, Biologo Univ. Roma
Degrassi Francesca, Biologa Univ La Sapienza, Roma
Di Giacomo Maria Concetta, Medico Medicina Generale, Padova
Fabbri Muller, Oncologo Ricercatore Columbus U.S.A.
Faggioli Antonio, Libero Docente Igiene Bologna
Filippazzo Maria Gabriella, ISDE, Palermo
Franceschi Paolo, Pneumologo, Savona
Galassi Andrea, Medico Medicina Generale, Forlì
Garetti Gian Luca, Medico Medicina Generale, ISDE Firenze
Generoso Massimo, Pediatra, Presidente ISDE Firenze
Gennaro Valerio, Epidemiologo Istituto Tumori Genova
Ghirga Giovanni, Pediatra, ISDE Civitavecchia
Gotti Stefano, Italia Nostra Forlì
Guerra Manrico, Medico Medicina Generale, ISDE Parma
Laghi Ferdinando, Medicina Interna Castrovillari
Litta Antonella, ISDE Viterbo
Marfella Antonio, Oncologo e Tossicologo, Napoli
Medri Laura, Biologo, Forlì
Migaleddu Vincenzo, Medico Radiologo, Sassari
Milandri Marina, Med di Medicina Generale, Forlì
Mocci Mauro, Medico di Medicina Generale, Roma
Novara Rosanna, Biologo, Torino
Paganini Marco, Neurologo, Firenze
Panizza Celestino, Medico del Lavoro, Brescia
Parisi Felicetta, Pediatra, Napoli
Pedretti Gian Piero, Ostetrico Ginecologo, Forlì
Petronio Maria Grazia, Empoli
Ridolfi Ruggero, Oncologo Endocrinologo, ISDE Forlì
Rivezzi Gaetano, Pediatra, Vice Presidente ISDE, Caserta
Rosetti Danila, Medico Medicina Generale, Forlì
Rosetti Mauro, Veterinario, Forlì
Sibilia Lucio, Psichiatra, ISDE Roma
Silvestrini Rosella, Ricercatore, Milano
Tamino Gianni, Dip. Biologia Università di Padova
Timoncini Giuseppe, Pediatra, Forlì
Tonelli Bruno, Medico Medicina Generale, Forlì
Topino Roberto, Medico del Lavoro,Torino
Valassina Antonio, Ortopedico, Università Gemelli, Roma
Valerio Federico, Chimica Ambientale Istituto Tumori, Genova
Vantaggi Giovanni, Medico Medicina Generale, ISDE Umbria
Vigotti Maria Angela, Dip. di Biologia Università Pisa
NON E’ UN’OPINIONE…
1) Tra qualche giorno verrà pubblicato il nuovo aggiornamento del rapporto Ecomafie, che ormai è divenuto un appuntamento classico per quanti vogliono avere il termometro della situazione in merito allo scempio del traffico illecito (spesso dal Nord Italia al Sud) di rifiuti pericolosi per la salute. Intanto Legambiente diffonde alcune anticipazioni vista la coincidenza dell’operazione di polizia grazie alla quale i carabinieri del Comando per la Tutela dell’Ambiente di Lecce e del comando provinciale di Brindisi hanno eseguito 10 provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di produttori, intermediari, trasportatori, operatori di varie regioni coinvolti nella gestione della discarica di Formica. «Quell’impianto – spiega Sebastiano Venneri, vicepresidente nazionale di Legambiente è uno dei siti all’attenzione dei dossier di Legambiente sin dagli anni ’80 e solo un’attenta e complessa operazione delle forze dell’ordine, basata sulle intercettazioni telefoniche e ambientali, ha permesso finalmente di smantellare l’organizzazione che la gestiva illegalmente a scapito della sicurezza e della salute dell’ambiente e dei cittadini». Secondo i dati del rapporto Ecomafie riguardanti al Puglia, nella nostra regione, dal 2002 ad oggi, «ci sono state ben 25 inchieste contro attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti, cioè il 20,7% circa delle inchieste su tutto il territorio nazionale. In 12 di queste la Puglia è stata la regione di partenza dei traffici, nelle altre 13 regione di transito». Secondo i dati del già citato rapporto Ecomafia 2008 di Legambiente, la Puglia mantiene il terzo posto con 391 infrazioni accertate, 43 arresti, 437 denunce e 265 sequestri. «In una regione minacciata via terra e via mare è fondamentale che continui l’opera di controllo del territorio e di contrasto che stanno portando avanti la magistratura e le forze dell’ordine. A tal fine, è importante – ha dichiarato il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini – l’accordo promosso dalla Regione Puglia con uno stanziamento di 800mila euro e sottoscritto con Guardia di Finanza, Cnr, Carabinieri del Noe, Corpo forestale dello Stato e Arpa Puglia per creare una cabina di regia finalizzata al monitoraggio del territorio su tutte le questioni legate all’ille galità ambientale». [g. arm.]
2) A pag. 20, allegato A del Bilancio di Previsione ASM per il 2007 – AREA ATTREZZATA ED ALTRE ATTIVITA’ DI CARATTERE IMPIANTISTICO – si sosteneva, che:
“E’ previsto che lo scarico degli autocompattatori presso la STAZIONE DI TRASBORDO venga seguito dal personale di ciascun mezzo. Poiché A DIFFERENZA DI QUANTO AVVENIVA NEGLI ANNI SCORSI, il materiale proveniente dalle raccolte differenziate affluirà all’Impianto sito in Zona Industriale, l’attività presso l’area attrezzata riguarderà essenzialmente il recupero degli inerti, attività che si svolgerà sotto la supervisione di operatore ASM che seguirà anche altre attività di carattere impiantistico (conduzione dell’impianto di concentrazione e prima lavorazione dei materiali provenienti dalle raccolte differenziate, TRITURAZIONE DEL LEGNO ecc.)
3)Nella “Relazione Programmatica e Piano di Programma” del Bilancio di Previsione 2007, al paragrafo 1.1, pag.3, si sosteneva che:
“L’attività …di gran lunga più importante e promettente è la gestione dell’impianto di concentrazione, selezione e prima lavorazione di materiali provenienti da raccolta differenziata. Essa, iniziata negli ultimi mesi del 2002 in forma poco più che sperimentale, nel corso degli anni successivi è venuta progressivamente crescendo.. Le quantità di rifiuti trattate negli ultimi anni vengono di seguito sintetizzate: 2003/tonn.5,624 – 2004/tonn.9,773 – 2005/tonn.14,264 -2006/tonn.16,392” .
4)A PAG.4 tra gli obiettivi che nel corso del 2007 si vogliono conseguire, c’è:
“la riattivazione dell’area attrezzata sita in Contrada Coda di Volpe”.
Si parlava dunque di “…riattivazione…”.
5)A pag. 9.1, CATEGORIA IMMOBILI, ULTIMO RIQUADRO pag. 9.1, “Ristrutturazione area attrezzata Coda di Volpe… 60.000 euro”.
6) … … …in merito a tutto quanto riscontrato presso l’area… (nel 2007…), i militari operanti, sentito il parere… che individuava violazioni al D.Lgs 152/06, procedevano al sequestro ex art. 354 c.p.p. dell’intera area della …, pari a circa 60.000 metri quadri, per palese violazione delle norme di cui agli artt. 256, co.1 lett. a) e b), dell’art. 137 comma 9 del D.Lgs 152/2006 e 674 c.p. … … … visto l’art.355, comma 2 c.p.p. CONVALIDA il sequestro… operato dalle “fiamme verdi”.
Ogni anno, mettono in previsione di fare qualcosa di diverso, in quell’area, ma nessuno, dico nessuno, ha ancora detto “cosa si faceva”, ante il 27 gennaio 2007 in quell’area. E’ possibile che nessuno sappia niente, pur essendo stati eseguiti sequestri a catena ed essendovi procedimenti in corso c/ “Certi Ambientalisti” di “casa nostra”?
Con Stima, F.R.