fonte: http://bari.repubblica.it
I palombari del Gruppo operativo subacquei del Comando subacquei e incursori della Marina militare distaccati a Taranto hanno portato a termine “una delicata operazione subacquea nelle acque antistanti Campomarino“, una fra le più rinomate località balneari della costa jonica, “per neutralizzare un pericoloso ordigno esplosivo”, si legge in una nota. “I palombari si sono immersi per ricercare ed effettuare il riconoscimento dell’oggetto segnalato, trovato a 6 metri di profondità e a 20 metri dalla costa, identificato come una bomba d’aereo da 100 libbre risalente alla Seconda guerra mondiale. L’ordigno è stato quindi rimorchiato, tenendolo a distanza di sicurezza, fino a giungere in un’area in cui sono state condotte le operazioni subacquee che ne hanno permesso il brillamento”. Nel corso del 2016 i palombari della Marina militare hanno distrutto un totale di 12.400 ordigni esplosivi residuati bellici, mentre dal 1° gennaio 2017 ne hanno già neutralizzati 10.946 nei mari, fiumi e laghi italiani.