
L’inchiesta è partita nel maggio 2021, anche con intercettazioni, ed avrebbe accertato che alcuni genitori avrebbero pagato per far superare il concorso ai propri figli come volontari in ferma provvisoria della durata di uno o quattro anni. fonte: Tatiana Bellizzi – bari.repubblica.it
Sono 12 i capi d’imputazione ipotizzati nei decreti di perquisizione e informazioni di garanzia nell’ambito delle indagini dei carabinieri che hanno smascherato un giro di presunte tangenti pagate a ufficiali e sottufficiali dell’aeronautica militare per il reclutamento di avieri hanno riguardato abitazioni private e uffici presso l’aeroporto di Amendola a Foggia, la base distaccata di Jacotenente in Foresta umbra, la scuola volontari dell’aeronautica militare di Taranto e la scuola marescialli di Viterbo.
Nello specifico i militari hanno accertato 11 episodi di corruzione e un tentativo di estorsione, contestato a un sottufficiale in servizio a Amendola, che avrebbe preteso 40mila euro per non far escludere un candidato al concorso per marescialli dell’Aeronautica militare.
Al centro dell’inchiesta la figura di due sottufficiali che avrebbero fatto da intermediari per il superamento del concorso. Sono 7, inoltre, le perquisizioni disposte dai pm foggiani Enrico Infante e Miriam Lapalorcia eseguite in uffici della base miliare di Amendola alle porte di Manfredonia e in abitazioni private.
Gli inquirenti hanno già ascoltato alcuni dei 15 indagati e in molti hanno respinto le accuse affermano la propria estraneità ai fatti; altri si sono avvalsi della facoltà di tacere. Agli atti dell’inchiesta la denuncia di un genitore di un candidato che pagò per superare il concorso Vfp1 (volontario in ferma prefissata di 1 anno) e quindi per quello di ferma di 4 anni, ma in questo caso il reclutamento non andò a buon fine e la somma fu restituita.
Intanto, l’Aeronautica “non entrando nel merito dello specifico ambito di indagine della polizia giudiziaria sui fatti rappresentati, esprime piena fiducia nella magistratura e massima collaborazione agli organi inquirenti, per fare piena luce sulle eventuali responsabilità individuali di appartenenti all’Istituzione, in fatti che contrastano con l’impegno quotidiano dell’Aeronautica militare al servizio del Paese a difesa del merito, della legalità e della sicurezza collettiva”.