Cinque anni di carcere per due funzionari e uno a Tupputi, ex consigliere provinciale del Pd
di Carmen Carbonara (www.corrieredelmezzogiorno.it/…)
Nella stragrande maggioranza dei casi accertati dalla guardia di finanza di Barletta, è risultato che gli ispettori coinvolti avevano preteso o ottenuto tangenti dalle aziende a Nord di Bari per cancellare o ammorbidire alcune posizioni irregolari di dipendenti, alcuni completamente in «nero», spesso con l’intermediazione di commercialisti, consulenti del lavoro, responsabili di Caf e dipendenti di associazioni di categoria. Ma dalle intercettazioni vennero fuori anche casi di corruzione che c’entravano poco con le aziende del Nord Barese, come quelli dei tre carabinieri del Nil di Bari, che avrebbero rivelato a un ispettore notizie riservate dell’ufficio.
I tre militari (Diego Guarnaccia, Saverio Marsico e Giuseppe Quintano) ieri sono stati rinviati a giudizio dal gup di Trani, Grazia Miccoli, ma saranno giudicati dal tribunale di Bari avendo lo stesso giudice dichiarato l’incompetenza territoriale di quello tranese. E a Bari sono già finite anche altre due posizioni, cioè quelle dell’ispettore Nicola Spacciante e dell’imprenditore Carlo Stragapede, che avevano chiesto il giudizio immediato e ottenuto che questo venisse trasferito a Bari.
In ogni caso il procedimento è stato definito a tempo di record, esattamente a un anno dall’esecuzione delle prime misure cautelari. Le pene più consistenti sono state inflitte con il rito abbreviato a tre ispettori: Antonio Angelo Volponi, Giovanni Maldera (cinque anni ciascuno) e Giuseppe Gesualdo (tre), tutti e tre finiti in carcere per due volte (la prima il 15 gennaio e la seconda il 3 aprile per diversi episodi).
Condannati in abbreviato anche gli ispettori Ferdinando Rossi, Aldo Tangorra (un anno e 4 mesi ciascuno), Luca Cifarelli (2 anni), Angela Lamparelli (un anno e 10 mesi) e Domenico Mundo (un anno); mentre è stato assolto Paolo Catalano e prosciolto Gaetano Balena (che aveva chiesto il rito ordinario).
Un anno è la condanna per Salvatore Tupputi, responsabile del Caf di Barletta che all’epoca degli arresti era ancora consigliere provinciale di Bari del Pd.
Tra gli altri consulenti o responsabili di associazioni di categoria: un anno e dieci mesi per Nicola Summo e Antonia Pasquale, un anno per Antonio Felice Fabiano.
Assolti invece i consulenti Filomena Altamura, Aldo Raffaele De Sario, Michele Cariello, Enza Petrizzelli, Ruggero Amorotti, Luigi Riefolo e il finanziere Domenico Nenna.
Hanno patteggiato la pena Cosimo Valente, dipendente in pensione dell’Ispettorato del Lavoro (due anni), Riccardo Alicino, Emanuele e Riccardo De Gioia, Antonio Rinaldi (tutti a dieci mesi), Giuseppe Siragusa e Francesco Vitucci (un anno e quattro mesi a testa) .