di Matteo d’Ingeo
Così com’è accaduto per altri replicanti, anche il sig. Pasquale Mancini ha deciso di rispondere affrettatamente al semplice comunicato stampa del Liberatorio Politico trasformando la sua replica in pura propaganda elettorale che, ahimé, non giova molto alla sua immagine.
Vorrei ricordare che il sig. Mancini essendo candidato al consiglio provinciale, ha bisogno di visibilità e risponde, a titolo personale, ai comunicati stampa di chi non ha bisogno di visibilità perché il Liberatorio e i suoi aderenti non sono candidati a nulla, se non a fare informazione trasparente.
Mi dispiace che Mancini abbia interpretato nel senso più negativo il termine “sottoposto”, ma deve convincersi che il sottoscritto non è mai stato politicamente sottoposto a nessuno, nemmeno al sindaco Guglielmo Minervini, e non si indigna se qualcuno scrive il suo cognome con la “d” maiuscola.
Veniamo, dunque, alla parte più politica e d’interesse comune della replica del vicesegretario del PdL.
Mancini ha la memoria annebbiata, o fa finta di non ricordare, e quindi è giusto far conoscere ai cittadini, specialmente ai più giovani, la verità storica sui fatti del ’92 riguardanti gli ambulanti ortofrutticoli a posto fisso.
Mancini non c’entra nulla con lo smantellamento di Piazza Paradiso. La prima ordinanza di sgombero giunge, a pochi giorni dal ferragosto ‘92, a firma dell’assessore anziano Vito Enzo de Nicolo su sollecitazione della magistratura in seguito a tutto ciò che era accaduto subito dopo l’omicidio del sindaco Gianni Carnicella.
Determinante fu anche il blitz dei N.A.S dei Carabinieri, di qualche giorno prima, che avevano accertato numerose irregolarità di natura igienico-sanitaria nonché amministrativa.
Il sig. Mancini Pasquale non era ancora assessore, lo diventò a settembre ’92 dopo le dimissioni del dott. Lisena e comunque quella scelta era obbligata e ordinata perentoriamente dagli organi giudiziari e non frutto di un programma politico.
Forse Mancini era in giunta quando, il 21 ottobre 1992, il sindaco Annalisa Altomare ordinò lo sgombero definitivo dei resti dei box rimasti in piazza Paradiso, perché nel frattempo ne erano stati incendiati undici.
Per quanto riguarda la costituzione di parte civile contro la malavita organizzata, protagonista dell’operazione antidroga “Primavera”, per Mancini e il suo sindaco, non poteva essere che una scelta obbligata, in vista della disastrosa campagna elettorale del ’94.
Anche per questa pagina nera della storia di questa città Mancini non ha buoni ricordi. Il sottoscritto e il movimento “Osservatorio 7 luglio sull’illegalità”, che orgogliosamente coordinavo, non sono mai stati “nascosti”, anzi, al contrario di altri politici e cittadini benpensanti, si sono esposti in prima persona denunciando pubblicamente e producendo un dossier sullo spaccio della droga a Molfetta e testimoniando anche nei processi contro le note famiglie malavitose molfettesi.
Per correttezza d’informazione vorrei concludere ricordando al sig. Mancini (perché è stato omesso) che sia nella giunta dell’agosto 1992 che in quella del 1994 era presente l’attuale sindaco Azzollini, in veste di assessore, pertanto, prima che intervengano organi giudiziari terzi, dimostrino di avere coraggio smantellando tutte le bancarelle e gazebo degli ambulanti ortofrutticoli perché non ci sono le condizioni igienico-sanitarie e amministrative che giustifichino il loro mantenimento.
Senza attendere l’esito della consultazione elettorale, Mancini e il suo sindaco dimostrino di essere concreti e “operativi”.
Marko Ramius – da Ottobre Rosso –
Non lo possono fare… semplicemente non lo possono fare… i bancarellari, non hanno votato rifondazione, se l’avessero fatto, altro che smantellamento rapido, l’autorizzazione non gli sarebbe mai stata concessa!
Matteo, Tu sei bravo, argomenti bene, specie sui fenomeni criminali (meno su alcune questioni ASM…), ma qualche volta ti dilunghi, ci giri intorno e, non affondi il colpo.
Il concetto, anzi, meglio, la realtà, la pura e semplice realtà, è esprimibile in un semplicissimo concetto: non … lo … possono … F A R E !
Il che è diverso, dal non volerlo… F A R E! Condizionamento MafioElettorale come diceva un commentatore nel precedente Tuo articolo? Non lo so, secondo Te o Voi cos’é???
Ma se così fosse, sarebbe come un film già visto negli anni ’90, favolosi anni ’90 (per la criminalità s’intende), che avevano come epicentro del crimine, le bancarelle di frutta e verdura, a Piazza Paradiso (Piazza Inferno, in realtà).
Adesso si ricomincia (e guarda caso, il “filone culturale” al potere è analogo…), ma questa volta non stanno tutti assieme, si sono sparpagliati per tutto il territorio, e i risultati si cominciano a vedere…