di Lucrezia D’Ambrosio (La Gazzetta del Mezzogiorno – 3 giugno 2010)
I proprietari dicono di aver avuto il via libera dalla Sovrintendenza. Il Comune li blocca con un’ordinanza e si prepara a chiedere la demolizione di quanto realizzato.
Al centro della questione c’è un terrazzino vista mare che i proprietari di un appartamento, che si trova a ridosso del Duomo, stanno realizzando. Anzi, stavano realizzando fino a qualche giorno fa. Fino a quando cioè, i tecnici del Comune, dopo aver effettuato un sopralluogo, non hanno disposto la sospensione dei lavori.
Il problema di fondo sta nel fatto che il terrazzino, una volta ultimato, potrebbe coprire una parte della parete laterale delle cupole del Duomo. Se il terrazzino, che secondo i bene informati, sarebbe stato realizzato, così come si vede ora, in poco più di mezzo pomeriggio, fosse poi dotato di coperture in legno la situazione potrebbe addirittura peggiorare. Nel senso che sicuramente, pur realizzato con stile, pur elegante, pur funzionale per i proprietari dell’appar tamento, penalizzerebbe quanti invece vogliono guardare il Duomo e basta.
Sta di fatto che all’ufficio tecnico comunale quel manufatto non piace affatto. E, a ragion del vero, non piace neppure ai parrocchiani, ai frequentatori del centro storico, a quanti, dopo aver alzato lo sguardo, per osservare le cupole del Duomo, si sono ritrovati di fronte ad un terrazzino in itinere.
«Il Comune – spiega il responsabile dell’ufficio tecnico, l’ingegner Rocco Altomare – non ritenendo che quella cosa vada realizzata ha ordinato la sospensione dei lavori che, secondo quanto riferito dai proprietari dell’appartamento, sono stati autorizzati dalla Sovrintendenza. Ora – aggiunge Altomare – i proprietari potranno opporsi a questa decisione con un ricorso. A quel punto il Comune, dopo aver accolto il ricorso, potrà accoglierlo oppure, cosa che abbiamo intenzione di fare, e in tal senso si è già espresso anche il sindaco, Antonio Azzollini, ordinare la demolizione di quanto già realizzato. In un secondo momento poi ci riserviamo di chiedere conto alla Sovrintendenza di quanto autorizzato. Senza entrare in polemica, dopo aver avuto accesso a tutti gli incartamenti, vorremo comprendere – conclude il capo dell’ufficio tecnico comunale – quale criterio sia stato adottato per autorizzare lavori su quel terrazzo a ridosso del Duomo, con vista mare».
Fin qui il Comune. La vicenda è aperta. Ora bisognerà capire come si muoveranno i proprietari dell’appartamento che, per certo, non vorranno rinunciare al terrazzo. Come dire, il braccio di ferro tra le parti è solo all’inizio.
Ma che vaneggia costui? Mi rivolgo ai parenti del commentatore #1: NON DIMENTICATE DI DARGLI LE PILLOLE CHE VI HA PRESCRITTO LO PSICHIATRA!
distruggete quel cacatoio e espropriate l'appartamento!