
Mentre la città è distratta da inutili luci sfavillanti nel solito salotto buono di città, a poche decine di metri dal centro della “città delle belle mangiate“, e non nell’estrema periferia, si è consumato l’ennesimo atto predatorio. Non è la stessa notizia, ma lo scenario è lo stesso, Piazza Vittorio Emanuele. La scorsa notte ancora una Fiat 500 con vetro infranto e fari posteriori asportati. Il proprietario è disperato perché la stessa auto è stata oggetto di altri identici atti criminali il 25 settembre scorso.
Invece la sequenza degli altri eventi, che hanno avuto come oggetto lo stesso atto predatorio, è stata questa, il 3 dicembre, 23 novembre, 24 ottobre, il 25 settembre e il 4 agosto.
Non vorremmo aprire un’altra pagina, come “E domani a chi toccherà“, in cui sono raccolti e documentati circa 400 incendi d’auto in 15 anni. Non si esclude che ci siano tanti altri casi di atti predatori, o incendi, mai denunciati o mai resi noti dalle fonti istituzionali.
In molti sminuiscono questa recrudescenza microcriminale, giustificandola come un fisiologico male concomitante e comune a tante altre città. Queste analisi sociologiche sono spesso frutto di posizioni di parte, di scarsa conoscenza dei fenomeni o di un modo, come tanti, per giustificare la propria incapacità di incidere su certi fenomeni. Quindi, diventa scontato e semplicistico guardare sempre quello che accade nelle altre città e valutare la nostra microcriminalità più blanda e meno preoccupante delle altre. Dopo 30anni la mentalità non è cambiata; ma andiamo oltre e torniamo ai fatti.
Anche in questo caso le telecamere di video-sorveglianza comunale avranno ripreso qualcosa? E perché non rendere pubbliche le immagini in modo che si possa collaborare tutti quanti nel possibile riconoscimento dei malviventi? E le immagini del malvivente in bicicletta che ha infranto la vetrina a Corso Umberto nella notte tra il 3 e 4 dicembre sono state messe a disposizione da tutti gli esercenti che si affacciano nel tratto di C.Umberto tra via XX Settembre e via Muscati? La Polizia Municipale ha visionato le immagini delle telecamere comunali all’angolo del Liceo Classico tra le ore 02:00 e 02:30? Il sindaco perché tace su questi atti predatori? E la Politica? Mi piacerebbe leggere comunicati stampa e richieste ben precise su questi temi, non è più tempo di tacere. Tenete conto che siamo ancora all’inizio, le notti di fuoco di Natale e Capodanno sono alle porte e l’ordinanza di rito, che ancora non c’è, dovrebbe essere più estesa temporalmente.
Matteo d’Ingeo

