Stalking e lesioni: chiesto rinvio a giudizio per Bellomo

fonte: http://www.repubblica.it – di LIANA MILELLA

Stalking e lesioni personali gravi. La Procura di Piacenza ha chiesto il rinvio a giudizio per Francesco Bellomo, consigliere di stato destituito, e Davide Nalin, pm di Rovigo sospeso dal ruolo. La richiesta è firmata dai pm Roberto Fontana e Emilio Pisante. La vicenda era iniziata con la denuncia di una 32enne piacentina, Francesca P.,  che si era rivolta alla magistratura, dopo un esposto del padre, per denunciare il comportamento dei giudici durante la partecipazione alla scuola di formazione alla magistratura “Diritto e Scienza” diretta da Bellomo. Francesco Bellomo era abituato a dire: «Obiettivamente, io godo di una reputazione altissima. I professori mi danno carta bianca. Stiamo parlando di accademici che hanno ruoli in organismi nazionali e internazionali. Io godo di un’altissima credibilità, quindi c’è una grandissima fiducia nei miei confronti». Rispondeva così Bellomo alle domande di Giuseppe Conte che il primo agosto 2017 conduceva a Palazzo Spada il giudizio disciplinare contro di lui. Ma da ieri, l’immagine e le abitudini dell’ex magistrato sono definitivamente consegnate a tutt’altre testimonianze. Confermano l’inchiesta del Consiglio di Stato che ha portato alla sua destituzione. Sono contenute nel voluminoso dossier di interrogatori e rivelazioni che i pm di Piacenza Roberto Fontana ed Emilio Pisante hanno appena depositato con una richiesta di rinvio a giudizio per due reati pesanti, stalking e lesioni dolose.

Le altre
Decine di ragazze interrogate, storie di oppressione e di sesso che, senza che nessuno ne denunciasse l’esistenza anche se tutti sapevano, sono proseguite per oltre dieci anni. Verbali raccolti non solo dalla procura di Piacenza con la squadra mobile, ma anche da quelle di Milano e di Bari. Racconta ai magistrati Francesca P., finita in ospedale per le violenze di Bellomo: «Mi parla di lui, mi dice che generalmente ha dieci fidanzate. Mi fa leggere dei messaggi personali amorosi. Io sto zitta e ascolto e mi dico “Sarò scema io a non capire la rilevanza scientifica di questo argomento…”». La teoria di Bellomo, quella dell’agente superiore. Che condivideva con il suo factotum e braccio destro, il pm di Rovigo Davide Nalin, sospeso dal Csm, su cui pesa adesso la medesima richiesta di rinvio a giudizio.

La paura
Ha paura Fancesca. Ha imparato a conoscere il metodo Bellomo. Perché il consigliere è abituato a pubblicare le storie con le sue fidanzate sulla rivista della scuola “Diritto e scienza”. Lo ha già fatto con Francesca D., vicenda del 2013, e poi con Emanuela C., una relazione di due anni dopo. Quest’ultima ha raccontato: «Da ottobre 2015 a novembre 2016 Bellomo ha pubblicato oltre 30 articoli in cui si parlava di me, citandomi con nome e cognome. Il tono fu di una gravità crescente. Parlava delle mie relazioni sentimentali precedenti aggiungendo particolari sui rapporti sessuali come lui immaginava si fossero verificati».
Francesca, vittima di un pesantissimo stalking, ha paura. Cerca di abbandonare Bellomo. E lui: «Io perdo dieci, tu perdi novanta, nel senso che per te è un’occasione unica nella vita poter stare con me, è un peccato che tu non la sfrutti. Il contratto possiamo scioglierlo». Le chiede di andare a Bari a una festa. Sembra rabbonirsi. Ma le torture continuano.

Le foto
Pretende le sue foto. «Io sono superiore, quindi con me devi mandare più foto e più estreme». Interviene Nalin, un pm in carica, ad appoggiare queste pretese. Francesca cede: «In quel momento mi sento male, non riesco a respirare, sono distrutta, non so più neanche chi sono. Ho rischiato di svenire, di morire, ma lui ha continuato a urlarmi addosso. Ti prego, gli ho detto, non ce la faccio più». Lui, imperterrito: «Se non confessi, tutta la nostra ricostruzione verrà messa sulla rivista e domani tutta l’Italia saprà che sei una t…».

Gli sms
Di certo, a Bellomo l’abilità non manca. Conserva le prove. Non si fa interrogare a Piacenza, ma consegna un lungo elenco di sms di una sua ex fidanzata del 2011, Silvia Z.: « Appena ti ho visto mi si è aperto il cuore. Stando con te ho imparato a conoscere i miei limiti e i lati negativi. Spero di essere in via di miglioramento. Tutte le volte che mi rendo conto di deluderti sto malissimo. Ti amo tanto». Il metodo Bellomo contro le donne è tutto qui.

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