"Abolite norme che assicuravano la tutela, provvedimento non concordato con i sindaci". Il sindaco di Bari interviene nella polemica sull'ordinanza della Regione. Gli ambientalisti hanno partecipato alla stesura delle norme, ma restano le perplessità. Losappio: "Troppi cedimenti sulla tutela del territorio"
di PAOLO RUSSO
L'estate ancora stenta ad arrivare ma le spiagge pugliesi sono già roventi. A infiammare gli arenili è la polemica sull'ordinanza balneare firmata dall'assessore al Demanio Michele Pelillo. Per la prima volta il provvedimento è stato adottato sentendo il parere delle associazioni ambientaliste e degli imprenditori balneari. Assieme a loro la Regione ha rivisto le vecchie regole che avevano inasprito sanzioni e controlli contro gli abusi compiuti sui lidi pugliesi. Ma nella polemica interviene anche il sindaco Michele Emiliano, che lamenta la mancanza di concertazione con i sindaci delle principali città. "
DOCUMENTI IL TESTO DELL'ORDINANZA PRIMA E DOPO
Spariscono la norme a contrasto del lavoro nero e la decadenza della concessione in caso di reiterate violazioni dell'ordinanza. "Norme – spiegano dall'assessorato – che vengono eliminate perché non coerenti con la natura del provvedimento". Sparisce anche l'albo dei comuni e degli stabilimenti balneari meno virtuosi in tema di tutela ambientale. "Ma per inefficienza degli enti locali e per la farraginosità della norma nessun nominativo era stato mai inserito" chiariscono i responsabili del settore. Modificata anche la norma sulla possibilità di diffondere musica nello stabilimento balneare. La durata consentita è stata ampliata da due a quattro ore ma per quanto riguarda il volume si fa riferimento alla stessa normativa che regola l'emissione di rumori nei pressi di ospedali e scuole. "Una laboriosa opera di mediazione tra gli interessi dei balneatori e la tutela ambientale che non cambia lo stato dell'arte".
Per questo Legambiente e Wwf riconoscono anche alcuni meriti all'ordinanza: "Aumenta lo spazio di mare tutelato e ci sarà una maggiore distanza tra gli ombrelloni – spiega Antonio De Feo presidente di Wwf e portavoce degli ambientalisti – ma la Regione ha sbagliato i tempi. Emettere questo provvedimento condiviso con i balneatori all'indomani del decreto Tremonti che regala le spiagge ai privati è stato poco opportuno. Inoltre i gestori avranno troppo poco tempo per adeguarsi alle nuove regole". Gli ambientalisti che proporranno alcune modifiche all'ordinanza hanno anche dei dubbi sulla deregulation introdotta sull'utilizzo di mezzi cingolati per la sistemazione dell'arenile. Prima occorreva una autorizzazione, da quest'estate basterà una comunicazione: "Ma basta utilizzare un mezzo non idoneo per deturpare il paesaggio" protestano Legambiente e Wwf che puntano il dito anche contro l'inefficienza dei Comuni rivieraschi.
Anche Pasquale Salvemini coordinatore regionale della vigilanza Wwf riconosce alcuni meriti all'ordinanza ma invita a non abbassare la guardia: "Ci sono state delle aperture ai privati rispetto al passato. Questo ci obbliga ad aumentare i controlli se vogliamo evitare passi indietro nel rispetto delle regole lungo le coste pugliesi. Purtroppo – aggiunge – dobbiamo invece constatare con preoccupazione che gli uffici regionali hanno ridotto il numero di controlli sulle spiagge".
Ma le perplessità sul provvedimento sono anche di carattere politico: "Assistiamo a un film già visto – sottolinea il capogruppo di Sel ed ex assessore all'Ambiente Michele Losappio – sulle spiagge come su numerose altre tematiche ambientali come il piano casa, lo sfruttamento delle cave e l'energia rinnovabile, la nuova giunta piuttosto che proseguire sul solco della precedente ha deciso di fare delle concessioni agli imprenditori del settore. Ma sono dei cedimenti necessari a far sopravvivere la legge anche quando questa spinta ecologista sarà del tutto affievolita". Protesta anche Mimmo Lomelo segretario regionale dei Verdi: "Dall'educazione alla legalità della precedente ordinanza di Minervini, si passa di fatto alla induzione a utilizzare illegalità nella gestione delle spiagge e nel lavoro dei dipendenti".