Quello che la Polizia Municipale e il Sindaco di Molfetta non riescono a fare, nella vicina Andria è normalità. Sospendere l’attività fino a tre giorni per chi occupa abusivamente il suolo pubblico. Perchè?
Sospesa attività a fruttivendolo per occupazione abusiva nell’area antistante
Con ordinanza numero 38 del 1° febbraio del Responsabile del Settore Sviluppo Economico, è stata disposta, per 1 giorno, la sospensione dell’attività di vendita a carico del titolare di un esercizio di frutta e verdura perché sanzionato, per due volte, per aver occupato, senza autorizzazione, l’area antistante la sua attività con cassette di frutta e ortaggi. L’esercente era stato sanzionato una prima volta il 12 ottobre scorso ed invitato, con un atto di diffida del 10 gennaio notificatogli il 17, a sgomberare l’area pubblica antistante l’attività. Ciò nonostante il fruttivendolo è stato nuovamente sanzionato il 18 gennaio per lo stesso motivo.
La legge 77/97 prevede che, nel caso di recidiva nell’occupazione di suolo pubblico ed in violazione delle norme di legge e del regolamento, l’autorità che rilascia l’autorizzazione proceda alla sospensione dell’attività per un periodo non superiore a giorni tre. Il Responsabile del Settore competente ha allora ordinato, con atto del 1° febbraio, al fruttivendolo, di sgomberare l’area pubblica antistante il suo esercizio commerciale perché occupato senza titolo, e ha disposto la sospensione dell’attività per un giorno, il 18 febbraio 2019.
«Questa sospensione – spiega l’assessore allo Sviluppo Economico, avv. Pierpaolo Matera – è in linea con la nostra decisione di mettere ordine e far rispettare le regole nel commercio cittadino, sia in sede fissa che ambulante. L’occupazione di aree pubbliche senza titolo è un tema che, nel caso delle vendite di ortofrutta fresca esposta al pubblico, non è di poco conto anche da un punto di vista ambientale. L’ortofrutta esposta fuori del locale, sui marciapiedi, e magari su strade ad alta densità di traffico, può avere infatti delle controindicazioni sotto il profilo della sicurezza alimentare. Comprare ortofrutta fresca in locali igienicamente adeguati ha dunque anche questo tipo di vantaggio».
«Mi auguro – sottolinea a sua volta il Vice Comandante di Polizia Locale, dr. Riccardo Zingaro – che l’esercente sospeso non reiteri ancora la sua violazione che la Polizia Locale ha accertato perché non esiteremmo con lui, come con gli altri che dovessero violare le regole, a prendere provvedimenti come quello della sospensione, anche fino al massimo dei giorni previsti dalla legge 77/97, appunto tre».
La pratica della sospensione temporanea (fino a tre giorni) dell’attività di vendita, era attuata, tutte le volte che ne ricorreva la circostanza, anche a Molfetta. Come pure gli altri strumenti correttivi previsti dalla legge sul commercio ed occupazione su aree pubbliche, come le ordinanze che “anticipavano” i contenuti di alcune sentenze giurisprudenziali che hanno sanzionato la vendita dei beni alimentari esposti agli agenti inquinanti ( i provvedimenti e le ordinanze sono agli atti comunali). Si dice: “le leggi ci sono, ma chi pone mano ad esse ?